Sorrento, alla preside Maria De Biase il Premio internazionale Verde Ambiente

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Sorrento,  alla preside Maria De Biase il Premio internazionale Verde Ambiente

Nella suggestiva cornice di Villa Fiorentino, a Sorrento, storica sede della Fondazione Sorrento, la dirigente scolastica Maria De Biase questa mattina ha ricevuto il Premio Internazionale di Ecologia Verde Ambiente, quest’anno dedicato a Giorgio Nebbia, pioniere del movimento ambientalista italiano, scomparso nel 2019.

I premiati della IX edizione sono stati Sigfrido Ranucci giornalista Rai, Franco Di Pietro Ad “Biova Project”, Catia Bastioli Ad Novamont, Domenico Vivino presidente Coop. Nido di Seta, Mariasole Bianco, Biologa marina, Alexandra Geese deputata Verde Europea, Paolo Vineis epidemiologo, Roberta Bigiarelli attrice e autrice, Luigi Ottani giornalista fotografo, Domenico Gallo magistrato, Barbara Suzzi presidente Comitato Fibromialgici Uniti, Luciano Santoianni avvocato, Maria Gemma Bendori presidente Associazione Autonoma per la Biennale Arte Fabbrile, Giuseppe Pelle coordinatore circolo Vas Locri, Luigi Di Prisco presidente Consiglio comunale di Sorrento, Tuttocalor di Ruggiero Srl impresa ecosostenibile, e Maria De Biase dirigente scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo di Torre Orsaia.

«Ringrazio l’Associazione Verdi Ambiente e Società Onlus che ha voluto donarmi questo prestigioso riconoscimento per le buone pratiche ambientali attivate a scuola. – ha commentato la preside – Affermo con forza e con immensa gratitudine che il premio è stato possibile grazie all’incessante lavoro delle comunità scolastiche che ho gestito in questi anni, da San Giovanni a Piro a Santa Marina Policastro con i loro numerosi plessi. Grazie agli alunni, ai docenti, al personale scolastico, alle famiglie. Eravamo sulla buona strada e ne valeva la pena. Grazie a tutti quei docenti che, anche senza la mia guida, continuano, con impegno e determinazione, a portare avanti, nelle scuole, i percorsi intrapresi insieme. Soprattutto grazie ai ragazzi ed alle famiglie che continuano a crederci. Le buone pratiche ambientali sono diventate patrimonio comune, da difendere, da proteggere, da rivendicare. Era questo l’obiettivo e lo abbiamo realizzato. Insieme. Il premio arriva in un momento difficile della mia carriera scolastica in cui mi ritrovo a guidare una scuola nuova e complessa, dove, a tratti, perdo la speranza di poter ricominciare. Ma nulla succede per caso: utilizzerò il premio per ritrovare motivazione, energia e speranza. Forse, insieme, riusciremo ad andare avanti. E’ mio dovere provarci ancora».



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