Sospeso consiglio comunale, sindaco: «Nessun problema di ordine pubblico, ma precedente accordo»

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Sospeso consiglio comunale, sindaco: «Nessun problema di ordine pubblico, ma precedente accordo»

Consiglio comunale sospeso non per problemi di ordine pubblico ma per «un precedente e chiaro accordo della maggioranza consilinare». A chiarirlo a mezzo stampa è l’amministrazione comunale di Capaccio, guidata dal sindaco Italo Voza, dopo le recenti notizie che volevano il consiglio comunale sospeso per motivi e proteste da parte dei cittadini durante l’assise. «Vi era già un precedente e chiaro accordo in seno alla maggioranza consiliare in base al quale al termine del punto 5 dell’ordine del giorno la seduta sarebbe stata aggiornata a data da destinarsi. – spiega l’amminsitrazione – Quanto alle proteste del pubblico presente, ricordiamo che l’aula consiliare è aperta al pubblico poiché è la casa di tutti i cittadini. Tali proteste, circoscritte esclusivamente nell’ambito della dialettica, vanno inserite nel contesto di una questione per alcuni assai sentita e pertanto rientrano nel normale contraddittorio. Il nostro Comune è un paese da sempre e storicamente civile, che ha sempre onorato la democrazia e il confronto».

Cambio nome Durante l’assise civica si è spiegato anche del cambio di denominazione della città in Capaccio Paestum. In breve tempo la Regione Campania decreterà ufficialmente il cambio nome dopo la richiesta, attraverso il referendum di giugno, espresso dalla cittadinanza. «Una data storica sta quindi per avvicinarsi. – ha commentato l’amministrazione – Da più parti, addirittura sui media nazionali ed esteri, si plaude all’iniziativa intrapresa e si sta sottolineando l’importanza di una scelta che non è solo di facciata ma che avrà reali e concreti effetti positivi sull’immagine e sull’economia dell’intero territorio». «Non nascondo la mia emozione – ha sottolineato il sindaco Voza – Sono stati a questo punto espletati positivamente tutti i passaggi burocratici richiesti dalle vigenti normative in materia. Ora aspettiamo solo la formalità del provvediento definitivo».

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