Sottosegretario della Sanità a Vallo della Lucania: «Qui le più dannose attività di emergenza d’Italia»

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Sottosegretario della Sanità a Vallo della Lucania: «Qui le più dannose attività di emergenza d’Italia»

Emergenza sanità nel territorio, a chi conviene? Questa è la domanda a cui hanno tentato di trovare risposta, nel tardo pomeriggio di lunedì 2 marzo, gli invitati a prendere parola all’incontro organizzato dal deputato cilentano Simone Valiante. 

Ruocco La risposta alla domanda, argomento e spunto per il dibattito, la da subito il segretario del Pd di Vallo, Riccardo Ruocco che, nel corso dei saluti iniziali afferma: «Una sanità che non funziona non conviene ne ai pazienti, ne a chi ci lavora, ne al territorio» a cui segue l’intervento di Andrea Salati, comitato distretto sindaci Asl che propone: «Visto il fallimento dell’azienda sanitaria unica stiamo chiedendo che si istituisca la seconda Asl Salerno». L’unificazione, avvenuta qualche anno or sono, delle tre Asl che si dividevano il territorio della provincia salernitana non ha infatti dato i frutti sperati, creando da qual momento in poi una lenta discesa che ha visto l’impoverirsi, sia in termini economici che di servizi, molte strutture ospedaliere tra le quali quella di Vallo Della Lucania che in alcuni casi ha chiuso o ridotto di operatività certi reparti.

Iannicelli «Quale politica il governo vuole mettere in campo?» domanda poi Edmondo Iannicelli, della direzione regionale del Pd, al sottosegretario di stato alla sanità De Filippo: «Come servizio sanitario siamo al di sotto di molte regioni d’Italia, specialmente del centro e del nord, abbiamo un rapporto spesa ricchezza maggiore ma il Pil più basso delle regioni del nord» continua Iannicelli, che identifica come una delle cause dei problemi della sanità campana i ‘tagli lineari inflittici’ ed ipotizza il ritorno ad un ‘sistema sanitario centralizzato’ cioè in mano allo stato centrale e spiega ‘perché quella che c’è qui non è la stessa sanità che ha il resto dell’Italia’ infine sulla conclusione cita il caso del centro Juventus a Sapri: «Chiudere quel centro significa negare l’assistenza».

Valiante Arriva il turno poi di Antonio Valiante, attualmente vicepresidente al consiglio regionale che subito affonda in particolar modo sui rapporti tra sanità pubblica e privata nella regione Campania, in particolar modo a Vallo della Lucania: «Con l’unificazione dell’Asl Salerno l’ospedale di Vallo sta pagando i debiti degli altri, noi eravamo l’unico ospedale in pareggio di bilancio – e continuando aggiunge – è inconcepibile che medici che hanno lavorato nel pubblico vadano poi a lavorare in un ospedale privato, è inconcepibile, così non si amplia l’occupazione – e sottolineando ciò – la regione e l’Asl devono controllare. Bisogna ridefinire il rapporto pubblico-privato e creare un’istituzione di controllo». Concludendo: «E’ sull’emergenza che si misura l’efficacia del servizio pubblico. C’è bisogno di un aggiornamento anche nella rete delle emergenze».

De Filippo Conclude la serie degli interventi il sottosegretario di stato del ministero della Sanità Vito De Filippo che dopo i saluti e i ringraziamenti va subito al dunque e parla dei servizi essenziali della sanità campana in generale: «Abbiamo la più bassa percentuale di assistenza domiciliare integrata, la più disorganizzata attività territoriale, le più confuse e duplicative, e spesse volte molto dannose, attività di emergenza-urgenza – e porta come esempio il Cardarelli di Napoli – Il pronto soccorso del Cardarelli è un sorta di luogo di guerra perché arriva mille-milleduecento persone al giorno e arrivano lì non perché c’è tutta quest’emergenza ma arrivano lì perché non c’è niente prima, non c’è un filtro, non c’è una rete sulla quale agire». De Filippo parla poi del patto per la salute e di altre iniziative del governo Renzi in ambito sanitario concludendo il suo intervento spiegando che in Italia e al sud in particolare, esistono molte strutture inutili che invece di essere chiuse posso essere riconvertite per creare quella rete di assistenza di lui stesso parlava citando la situazione del Cardarelli.

L’incontro di lunedì sera ha offerto spunti per un invito a riflettere. La sanità è un settore che si riallaccia a tutti gli altri, di qualche giorno fa la notizia di un anziano morto in ambulanza perché per via dei disagi alla viabilità il mezzo di soccorso non è riuscito ad arrivare in ospedale in tempo. Il nuovo governo della regione che sarà eletto a maggio prossimo riuscirà a dare risposte a questo e ad altri problemi che assillano il nostro territorio non che la nostra regione campania? La risposta è nelle urne.

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