Il collegamento tra Sapri e Maratea resta interrotto, Basilicata e Campania non confinano più.

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Il collegamento tra Sapri e Maratea resta interrotto, Basilicata e Campania non confinano più.

Considerati “i trascorsi” dell’avvocato cui si sono affidati, c’è molto da aspettarsi. La scelta del nome dell’associazione “Non staremo a guardare” è tutto un prrogramma. Maratea è isolata, il collegamento con Sapri interrotto, Basilicata e Campania non confinano più. L’interruzione della Statale 18 dal mese di novembre scorso, per le ripetute frane, ha già prodotto numerosissimi danni, nel periodo natalizio come ben sanno gli operatori economici e commerciali di Maratea, ma non solo. «Lo scalo di Maratea non è baricentrico rispetto all’estensione dell’abitato», afferma Raffaele Bisogno, presidente del comitato, «perché è disaggregato in numerose frazioni . Senza dire che, anche nell’ipotesi in cui il collegamento ferroviario fosse agevolmente fruibile, il numero dei treni interregionali e gli orari di partenza ed arrivo sono del tutto incongrui rispetto, ad esempio, all’organizzazione degli orari scolastici e degli uffici». E’ per questo che il comitato che si è costituito e che si è affidato all’avvocato Franco Maldonato, protagonista, negli anni passati, di epiche battaglie a tutela del territorio nel Golfo di Policastro, prospetta l’eventualità concreta di rivolgersi all’autorità giudiziaria per valutare eventuali comportamenti omissivi: la lettera di messa in mora è indirizzata ai governatori delle due regioni interessate, De Filippo e Caldoro, al presidente dell’Anas, Piero Ciucci, e al direttore del dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli. «Gravissimi, ovviamente, i pregiudizi economico-finanziari già registrati, nel decorso periodo natalizio e delle feste di fine d’anno, nel settore del commercio, per Maratea, Sapri – continua Bisogno – e l’intera area del Golfo. I danni diretti al settore turistico sono stati limitati dal periodo di bassa stagione, ma non sono purtroppo calcolabili quelli a medio e lungo termine. Comunque ingenti, causati dall’eco negativa che l’ennesima chiusura della statale sta avendo a livello regionale e nazionale. Nonostante la grave emergenza, a distanza di un mese e mezzo dall’evento, tutto è fermo». Sabato la conferenza stampa per la presentazione delle iniziative che il comitato intende intraprendere. E non sono escluse iniziative di protesta popolare. 

Fonte: ilquotidianoweb.it

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