Stipendi non pagati alla clinica Malzoni di Agropoli, è scontro tra rappresentanze e proprietà

Gli stipendi arretrati sono due, tredicesima mensilità e gennaio, ma tra qualche giorno potrebbero essere tre. «Nonostante le rappresentanze sindacali aziendali abbiano chiesto un incontro urgente alla proprietà, anche per capire lo stato finanziario in cui versa la struttura alla quale – precedentemente –  è stato rifiutato il concordato preventivo sui debiti dal tribunale di Vallo della Lucania, nulla fino a questo momento si è mosso». A renderlo noto è il coordinatore provinciale della Fisi-Fials, Rolando Scotillo, con una nota stampa: «Non capiamo – ha detto – perché, con queste criticità, la proprietà si ostina a non convocare le parti per un approfondimento della questione anche e soprattutto in relazione al futuro che attende la struttura di Agropoli oramai unico punto di riferimento sanitario dopo la chiusura del locale Ospedale». «Abbiamo indetto lo stato di agitazione del personale, anche se non crediamo che in sede prefettizia si possa addivenire ad alcun accordo, – prosegue – ma proporremo ai dipendenti di agire per mezzo di decreti ingiuntivi contro la struttura per avere quanto dovuto in termini di stipendi. È ora che, nell’ottica di intraprendere relazioni più corrette tra le parti, – conclude Scotillo – la proprietà della Malzoni (ora ICM, gruppo Neuromed) inverta la rotta e renda partecipi i dipendenti e le rappresentanze sulle future scelte o sarà scontro».

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