Storica sentenza del Tar: il Comune di Tortorella vince la battaglia contro il Ministero

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Storica sentenza del Tar: il Comune di Tortorella vince la battaglia contro il Ministero

Una sentenza storica che ribalta un decreto ministeriale e dà ragione al Comune di Tortorella, nel Cilento. Riguarda la possibilità di correggere gli errori nei bilanci degli enti pubblici. Una decisione rivoluzionaria perché è la prima volta che viene ammessa la correzione di errori materiali nei rendiconti finanziari, nonostante una legge che li considerava intoccabili una volta approvati. 

Ma facciamo un passo indietro. Il caso coinvolge il Comune di Tortorella, assistito fin dall’inizio della battaglia legale, dagli avvocati Davide Ferrazzano e Luigi Vuolo. Al piccolo Comune il Ministero dell’Interno aveva inflitto una sanzione per aver approvato il bilancio nel 2016 con un apparente disavanzo. Un bilancio in rosso solo apparente perché dopo alcune verifiche i tecnici si accorsero che era addirittura in attivo di 60 mila euro.

Ma recepiti i conti dell’amministrazione, a gennaio 2017 una nota del Ministero contesta il bilancio e tramite il Tar blocca la prima parte del fondo di solidarietà che lo Stato elargisce ai piccoli comuni. Circa 174 mila euro. 

Una normativa precedente a quegli anni dava ai Comuni la possibilità di rettificare gli errori e riapprovare il bilancio in consiglio; ma la legge di stabilità in vigore quell’anno impedì all’amministrazione di correggere l’errore, creando un circolo vizioso che portò il Ministero a sanzionare il Comune di Tortorella. Il sindaco Nicola Tancredi, già allora, in consiglio comunale, aveva espresso perplessità e fatto mettere agli atti, insieme all’amministrazione comunale, di dissociarsi dal bilancio in disavanzo così redatto.

Gli avvocati non si sono arresti e si sono rivolti al Consiglio di Stato che sospese la sentenza del Tar e consentì al Comune di ricevere una parte della somma. Quella cifra, insieme a una gestione oculata dell’amministrazione comunale, ha permesso al Comune di garantire i servizi fondamentali per la comunità. 

E’ seguito un lungo lavoro degli avvocati, anni di ricorsi, relazioni e sentenze, fino ad oggi. A distanza di sei anni dalla sentenza del Consiglio di Stato, arriva la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio che ha accolto il ricorso del Comune, consentendo la rettifica del rendiconto in caso di errori materiali a condizione che siano documentati. 

Il sindaco Nicola Tancredi si è detto soddisfatto per la sentenza. «E’ doveroso ringraziare gli avvocati Davide Ferrazzano e Luigi Vuolo, senza i quali non saremmo giunti a questa conclusione. La collaborazione e il lavoro svolto da loro sono stati fondamentali per la risoluzione di questa delicata vicenda», ha dichiarato il primo cittadino.

Una controversia durata sette anni, conclusa con una sentenza del Tar del Lazio che con recentissima decisione pubblicata il 25 marzo ha riconosciuto, per la prima volta, rispetto al principio di intangibilità dei documenti contabili degli Enti Pubblici la possibilità di poterli emendare in caso di errori materiali, al fine di ammetterne la rettifica.

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