Striscia la Notizia, Brumotti e Rubano aggrediti a Pescara: condanna per 2 aggressori

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Striscia la Notizia, Brumotti e Rubano aggrediti a Pescara: condanna per 2 aggressori

di Marianna Vallone

Guerino Spinelli e Alessandro Di Rocco sono stati condannati rispettivamente a 4 e 8 mesi di carcere, con rito abbreviato; Raffaele D’Angelo, invece, è stato rinviato a giudizio e verrà processato con rito ordinario. Per l’aggressione subita dall’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti e dal giornalista cilentano Vincenzo Rubano, avvenuta lo scorso 26 settembre a Pescara, nel quartere Rancitelli, il gup ha condannato due dei tre aggressori. L’accusa per tutti è di violenza privata e lesioni personali. Il pm Andrea Papalia aveva richiesto 2 anni e 8 mesi per il primo e 4 anni e 6 mesi per il secondo aggressore.

I due giornalisti, che stavano girando un servizio di denuncia contro lo spaccio di droga nel quartiere Rancitelli, furono vittima di una “spedizione punitiva”. Il giornalista Rubano fu costretto alle cure mediche in ospedale con una prognosi di 15 giorni. Lo stesso, infatti, a causa delle minacce e aggressioni subite anche per altri servizi girati in Italia, da gennaio vive sotto protezione dei carabinieri, su disposizione del prefetto di Salerno.

Tra gli autori della violentissima aggressione a Pescara c’era Guerino Spinelli, ritenuto responsabile dell’omicidio di Marco Cervoni, il 35enne ucciso il primo gennaio scorso nel quartiere Rancitelli, a pochi metri dal luogo in cui è stata aggredita la troupe di Striscia. All’identificazione dei tre, i carabinieri sono giunti in brevissimo tempo anche grazie alle riprese fatte dalla stessa troupe del noto programma di Antonio Ricci.

«Sono stato “condannato” a portare addosso i lividi per 6 mesi e a portare sul fianco una cicatrice per tutta la vita. E mi è andata già bene perché potevo perdere la milza – ha commentato sui social Rubano – Ora ho solo voglia di continuare a svolgere il mio lavoro con l’entusiasmo di sempre. Ma con la speranza che la prossima volta chi ha sbagliato paghi per davvero. Perché senza la speranza non c’è coraggio. E senza il coraggio vince la paura».

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