Tagli alla sanità, nel mirino anche Vallo della Lucania: sindacati sul piede di guerra

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Tagli alla sanità, nel mirino anche Vallo della Lucania: sindacati sul piede di guerra

«Abbiamo lanciato l’ennesimo grido d’allarme in attesa che si cominci a riorganizzare l’azienda esponendo l’ennesimo taglio di servizi sanitari che sta avvenendo su Vallo della Lucania», è con questo allarme che la federazione sindacati indipendenti ha lanciato una volta che la riunione delle Rsu con i commissari straordinari. «A Vallo della Lucania al Poliambulatorio si è provveduto a procedere una mobilità forzata per gli operatori di radiologia giustificata dalla diminuzione dei numeri di attività però hanno dimenticato di segnalare che quei numeri sono diminuiti in quanto uno dei due medici in servizio in quella unità operativa a luglio è deceduto e non è stato sostituito – spiega il segretario territoriale della federazione -. E’ vergognoso – dichiara Esposito -. Ancora una volta si toglie al pubblico per favorire i privati».

Sembrerebbe infatti che a seguito del ridimensionamento del reparto segnalando alla struttura del poliambulatorio è prevista l’apertura di un centro radiologico privato «all’avanguardia». «Si sta assistendo alla distruzione del servizio pubblico territoriale» aggiunge poi il delegato Rsu Roberto Ronca -. Avevamo già lanciato l’allarme per la mancata sostituzione del medico della medicina dello sport andato in pensione a gennaio 2015 e mai sostituito. Si è provveduto a chiudere il servizio e rimandare i cittadini verso il privato a pagamento».

«Questa situazione fa seguito alla già storicizzata chiusura della piscina usata dal centro riabilitazione sempre di Vallo ormai chiusa da anni e i macchinari obsoleti presenti alla fisioterapia che ogni giorno devono concorrere – conclude poi Ronca – con attrezzature ultra moderne presenti in un centro fisioterapico privato che sorge a pochi metri dal centro fisioterapico dell’Asl e non capiamo come mai nessuno si rende conto e prenda una posizione netta contro il danno permanente che il territorio pagherà per la distruzione dei servizi sanitari territoriali». È scontro dunque all’interno dell’Asl dove i dipendenti da mesi stanno manifestando il loro dissenso al seguito delle «Mancate promesse». L’incontro si è chiuso dandosi appuntamento a giovedì 19 novembre 2015 per discutere di uniformità di trattamento, orario di lavoro e soprattutto dell’accordo sulle fasce che sarà anche argomento dell’incontro del 16 novembre in Regione Campania.

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