Tartaruga Caretta Caretta nidifica in Cilento, Enpa: ecco il vademecum, bagnanti siano attenti

| di
Tartaruga Caretta Caretta nidifica in Cilento, Enpa: ecco il vademecum, bagnanti siano attenti

Tra sabato e domenica un esemplare femmina di tartaruga Caretta caretta è risalito in un tratto di spiaggia di Caprioli per nidificare. La tartaruga è stata avvistata da un fortunato gruppo di bagnanti che si trovava sulla spiaggia e ha segnalato la presenza dell’animale ai volontari dell’Enpa di Salerno. Questi si sono recati sul posto per mettere in sicurezza l’area fino all’arrivo degli operatori specializzati della stazione zoologica Anton Dohrn, che sono intervenuti per verificare la presenza delle uova, raccogliere i dati relativi alle tracce e recintare l’area interessata.

Lunedi mattina, invece, durante il monitoraggio i volontari Enpa hanno rinvenuto ulteriori tracce di risalita a Cala del Cefalo, a Camerota. In questo caso sembra che l’animale non abbia deposto e che si tratti di un altro sopralluogo, il terzo in pochi giorni che avviene in questa zona.

«Chiediamo quindi di prestare particolare attenzione ai gestori dei lidi, ai bagnanti ed ai frequentatori dei litorali di segnalare tracce o esemplari in risalita al numero blu della Guardia Costiera 1530 e, nel caso delle tracce trovate in Campania al Centro Dohrn 3346424670», spiega Enpa.

Vademecum: Cosa fare se vediamo una tartaruga o le sue tracce?
Se vedete una tartaruga che risale la spiaggia o che torna verso il mare potrebbe essere una femmina adulta che sta cercando un luogo adatto per depositare le sue uova. È importante non disturbare l’animale per evitare di stressarlo in un momento così delicato, infatti la risalita e la deposizione richiedono un grande dispendio energetico, e se infastidita potrebbe tornare in mare per cercare un’altra spiaggia.

Se doveste incontrare l’animale in queste fasi, o le tracce sulla sabbia lasciate dal suo passaggio, contattate la Capitaneria di Porto al 1530. Evitate di cancellare le tracce fino all’arrivo dei biologi. Non sostate davanti o ai lati dell’animale. Non illuminatelo, neanche per fare delle foto.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata