Tavolo tra sindaci, Parco e Soprintendenza a Velia: «Ampliare offerta turistica attraverso collaborazione tra Comuni»

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Tavolo tra sindaci, Parco e Soprintendenza a Velia: «Ampliare offerta turistica attraverso collaborazione tra Comuni»

Continua l’impegno e le attività previste nel protocollo d’Intesa, siglato lo scorso anno tra il comune di Ascea, il Segretariato Regionale del Mibact, la soprintendenza archeologica, il Parco nazionale del Cilento-Vallo di Diano e Alburni, la Comunità montana ‘Bussento-Lambro e Mingardo’ e ben altri 12 comuni, per la promozione del grande attrattore Elea-Velia e per la valorizzazione integrata delle risorse territoriali. Presso Palazzo De Dominicis-Ricci di Ascea, convocato dal sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo si è svolto il tavolo tecnico di coordinamento, composto da tutti gli aderenti al Protocollo d’intesa, per definire le azioni da mettere in campo per il 2017- 18 al fine di incrementare i flussi turistici e le presenze, nelle varie stagioni, su tutta l’area. Dopo il boom di visitatori del Parco archeologico di Elea-Velia (il 2016 ha avuto circa il 40% di presenze in più rispetto al 2015), il sindaco di Ascea rilancia ed afferma: «E’ necessario definire le azioni e le strategie per realizzare reti territoriali integrate che mettano in connessione il Grande Attrattore Elea-Velia con le altre emergenze di interesse storico/culturale/archeologico/artistico e ambientale presenti nei territori di tutti gli Enti aderenti al Protocollo d’Intesa. Ascea si propone come vetrina del territorio, ospitando presso il Palazzo De Dominicis-Ricci una mostra permanente dei reperti di Elea-Velia e promuovendo attività legate a tematismi che connotino e identifichino il territorio di riferimento, capaci di raccontare tutta l’area del Parco». «La mostra -prosegue il sindaco Pietro D’Angiolillo- è il primo elemento di una strategia più ampia che punta a creare un circuito di collaborazione tra i diversi Comuni, ognuno dei quali trova il suo spazio ed i propri luoghi di identità per promuovere il proprio patrimonio. Il fine è di favorire la distribuzione dei flussi di visitatori su aree più ampie, di ampliare l’offerta turistica e di legarla anche ai prodotti enogastronomici e dell’artigianato locale, permettendo agli operatori turistici di predisporre pacchetti di visite che tengano conto di un territorio vasto e straordinario per la scoperta dei tesori del Cilento».

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