Teggiano, riflettori Rai su aviosuperficie abbandonata: per il sindaco «è opera strategica». Codacons: «Spreco di denaro»

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Teggiano, riflettori Rai su aviosuperficie abbandonata: per il sindaco «è opera strategica». Codacons: «Spreco di denaro»

Per alcuni è un’opera fondamentale, di importanza strategica. Per altri «uno spreco di denaro». La pista di Teggiano divide i cittadini tra i favorevoli e i contrari, tra chi pensa che sia inutile, tenendo conto di un’opera simile a 80 chilometri, e chi ritiene che invece può servire molto al turismo. L’aviosuperficie è finita al centro di un servizio di Agorà, programma Rai, che ha puntato i riflettori sulle potenzialità, possibilità e soprattutto sullo stato attuale dell’opera.

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Per il sindaco Rocco Cimino però si è trattato di un discorso «costruito a tavolino», «non è emerso – ha detto ai microfoni di Ondanews.it – che il Vallo di Diano è area pilota individuata dalla Regione Campania per sviluppo e valorizzazione dell’intero territorio. «E non è stato detto che è fondamentale per la Protezione civile e per l’ospedale di Polla».

Dal Codacons arriva la replica e il secco no per una serie di motivi.  «Sull’interesse della Protezione civile per i mezzi aerei anti-incendi boschivi, dobbiamo notare che gli aerei antincendio canadair della Protezione civile non utilizzano nemmeno l’aeroporto di Salerno, a 80 km di distanza, attualmente senza traffico commerciale di linea e utilizzato esclusivamente per l’aeromodellismo ed il paracadutismo (che il sindaco sembra voglia attivare anche sull’aviosuperficie di Teggiano).  – spiegano in una nota diramata nei giorni scorsi – L’Aeroporto di Salerno, inoltre, – aggiungono – non è abilitato al volo notturno: di conseguenza, l’eliambulanza non può atterrarvi la notte. E non si comprende come ciò possa avvenire sull’aviosuperficie di Teggiano, che per definizione dell’Enav, non può essere abilitata al volo notturno. Le piazzole di atterraggio diurno per le eliambulanze vengono infatti costruite lungo le autostrade, come quella costruita dall’Anas sulla corsia sud dell’A3 tra Petina e Polla. In alternativa, si utilizzano gli spazi delle aree di servizio, come è già avvenuto a Sala Consilina Est sull’A3. In caso di grave emergenza, infine, l’eliambulanza potrebbe anche atterrare direttamente sul manto autostradale».

In sintesi , secondo il Codacons locale, «questa aviopista non s’ha da fare». Quindici anni fa furono avviati i lavori, poi un lungo contenzioso legale ha bloccato il tutto, costo finale quasi 3milioni di euro.  Ora l’amministrazione comunale ha chiesto i fondi per terminare l’opera, richiesta accettata ed entro poco tempo dovrebbe essere aggiudicata la gara d’appalto e arrivare altri 2 milioni di euro.

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