“Anche grandi frane sottomarine possono determinare maremoti”

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“Anche grandi frane sottomarine possono determinare maremoti”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo gli ultimi articoli apparsi sul giornale del Cilento, sui quali si è parlato del terremoto del 17 gennaio scorso e le possibili conseguenze di un’eventuale eruzione del vulcano Marsili, la redazione di questo giornale ha contattato Franco Ortolani, ordinario di geologia e direttore del dipartimento di pianificazione e scienza del territorio dell’Università Federico II di Napoli. Ad Ortolani è stato chiesto di eventuali correlazioni tra l’attività del vulcano Marsili e il terremoto del 17 gennaio, oltre a fare chiarezza sull’eventualità di possibili tsunami sulle coste del Tirreno meridionale e quindi sulle coste cilentane.

D. Le ultime scosse sismiche che si sono verificate lungo il litorale tirrenico, soprattutto quelle del Cilento, della Basilicata e della Calabria possano essere ricollegate all’attività del vulcano Marsili, quindi la scossa del 17 gennaio scorso era di origine vulcanica?

R.  No, per niente, non hanno niente a che vedere con il vulcano Marsili. Questi terremoti sono eventi di origine tettonica, cioè un movimento lento di faglie. Sono noti anche nel passato, quindi non c’è niente che possa ricollegarli al vulcano Marsili.

D. Si parla molto delle conseguenze che potrebbero scaturire da una possibile eruzione del vulcano Marsili e quindi di un eventualità che si vada incontro ad un maremoto che riguarderebbe le coste del Tirreno meridionale. Sono fondati questi timori?

R. Nella primavera dello scorso anno Enzo Boschi (ndr, Presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) lanciò quel maldestro allarme, infondato, sul quale ho fatto anche un articolo che si può trovare ancora in rete, pubblicato sul Corriere della Sera. Non c’è alcun elemento per poter  asserire quello che ha sostenuto Boschi. Tant’è vero che dopo non ha detto più niente. Sembrava più un allarme lanciato per cercare di avere finanziamenti  per il suo istituto. 

D. Quindi non ci sono pericoli di un possibile maremoto sulle coste del mar Tirreno meridionale? 

R. No, esistono sempre, come si sono verificate nel passato, perché anche grandi frane sottomarine possono determinare maremoti. Non c’è niente che si possa prevedere per i prossimi giorni, ma non si può escludere che il fenomeno sia del tutto esaurito.

D. Quindi i maremoti del passato sono dovuti a delle frane sottomarine, e non all’attività del Marsili?

R. Si, o frane sottomarine oppure frane dovute a terremoti nelle vicinanze. Anche quello che ci fu nel 1908 tra Reggio e Messina fu una grande frana sottomarina causata dalla scossa di terremoto che distrusse gran parte di Reggio Calabria e Messina. Quindi sono avvenimenti che si possono sempre verificare. Ci sono delle scarpate sommerse al largo del Cilento e della Calabria che su dei versanti emersi hanno dei problemi di stabilità. Può succedere che ogni tanto si verifichino grandi frane. Una grande frana muove l’acqua nel mare e quindi si può determinare sulla costa un onda di maremoto. Il problema esiste, ma non è di quelli che si possono prevedere con certezza, non si può sapere quando ci sarà un maremoto.

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