Terremoto politico, Carfagna si dimette. L’affondo di Gagliano: «Il flop di Forza Italia a Salerno ha un nome, il suo»

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Terremoto politico, Carfagna si dimette. L’affondo di Gagliano: «Il flop di Forza Italia a Salerno ha un nome, il suo»

«Il flop di Forza Italia in provincia di Salerno ha un nome e cognome: Mara Carfagna». A dirlo è Salvatore Gagliano, ex consigliere regionale, che attacca la decisione di Mara Carfagna di dimettersi da coordinatrice provinciale del partito. «Ha totalmente distrutto Forza Italia a Cava dei Tirreni, Eboli, Battipaglia, Sarno, Nocera Superiore, Pagani, Bellizzi ecc. In tanti piccoli centri non esiste affatto. Nel Cilento, dove ha totalmente individuato male i coordinatori, e’ pressoché scomparsa. – tuona Gagliano su Facebook – Ed allora, continui a stare definitivamente a Roma in quanto fortunatamente di turisti da week end già ne abbiamo abbastanza a Salerno. Ma si ricordi che lascia un partito a pezzi, dove da sempre c’era una lista d’attesa per le candidature, mentre a causa della sua indiscutibile incapacità politica oggi alle regionali, nessuno intende candidarsi in FI in quanto anche le pietre sanno che l’unico eletto sarà di Scafati ed il secondo, che non sarà eletto sarà di Pagani. Per il resto, – continua Gagliano – da quella zona geografica in giù, gli altri faranno solo una modesta presenza per portare quei voti necessari a far eleggere un unico consigliere».

Insieme a lei se ne va anche Antonio Roscia, segretario cittadino di Forza Italia di Salerno nominato proprio dalla Carfagna. Sarà Enzo Fasano, già vicecoordinatore provinciale, a prendere il posto dell’ormai ex coordinatrice. Pressioni e difficoltà? La Carfagna fa sapere che «nella prospettiva di un impegno ancora più forte anche nella mia città – spiega – nella mia provincia e nella mia regione, nella certezza di poter contare su un gruppo dirigente coeso ed autorevole, ritengo opportuno delegare ogni compito di coordinamento ed organizzazione del partito in provincia di Salerno».

Al suo posto Fasano «Con un disinvolto comportamento arrogante, in linea con i nominati, decide di lasciare lo scettro al Sen. Enzo Fasano, nel segno della continuità e quindi del fallimento. – incalza Gagliano – Oggi il Sen. Fasano chiede un cambio di rotta e unità, però, io mi chiedo cosa ha fatto in questi mesi il Sen. Fasano, quale Vice Coordinatore Vicario, rispetto alle decisioni cervellotiche assunte dall’On.le Carfagna? (vedi Eboli). Nulla, completamente nulla, pertanto i suoi appelli risultano essere poco credibili». Poi aggiunge: «La verità vera è che ci sarebbe dovuta essere una lunga lista di attesa di politici di qualità, per le prossime elezioni regionali, invece, oggi si ritrovano, intorno ad un tavolo, solo poche persone, prive di una progettualità politica, con un unico intento: occupare qualche scranno vacante. – aggiunge – La dimostrazione di tale fallimento è data anche dalle dimissioni, irrevocabili, comunicate al Partito, del Coordinatore cittadino Antonio Roscia, il quale, giustamente amareggiato, insieme ad un ottimo gruppo di giovani ha preso le distanze da questa situazione insostenibile. L’unica soluzione è la convocazione dei congressi provinciali e cittadini».

Parole dure anche dalla senatrice di Forza Italia, Eva Longo: «E’ troppo comodo abbandonare la nave mentre sta affondando. – tuona – A questo punto si dimettano anche i suoi tifosi, che hanno avuto incarichi fiduciari che ora con la sua fuga non esistono più, sono decadute. Dopo aver fatto terra bruciata intorno al partito preferisce scappare. Da leader quale dice di essere doveva restare fino al giorno delle elezioni regionali. Vadano tutti a casa».

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