Tommaso Pellegrino alla guida del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: «Una sfida importante»

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Tommaso Pellegrino alla guida del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: «Una sfida importante»

Il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dopo anni di risorse congelate e di stallo con anni di commissariamento, è pronto per rimettersi in moto. A spingere sull’acceleratore, restando nella metafora, sarà il nuovo presidente Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano. Una notizia ufficializzata nei giorni scorsi, ma nell’aria da mesi, dopo che il governatore Vincenzo De Luca ha controfirmato l’indicazione pervenuta dal ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, che aveva fatto il nome di Pellegrino alla guida del Parco nazionale più grande d’Europa.

Naturalmente ora, perché possa formalmente insediarsi, si attende solo il via libera della Commissione ambiente della Camera dei deputati, che però è una pura formalità. «Non avevo nessun dubbio sul presidente De Luca – ha commentato Pellegrino al giornaledelcilento.it – col quale c’è un rapporto di stima e fiducia, anzi lo ringrazio, come ringrazio quanti hanno creduto e credono in me». Il neo presidente annuncia che questa nuova stagione sarà caratterizzata dal lavoro di squadra. «Finalmente ci stiamo avviando alla fine dell’immobilismo per le attività del Parco, è questo il primo punto importante di questo momento. – continua, spiegando che alla guida dell’ente c’era bisogno di una persona che conosce il territorio –  un sindaco lo conosce, – spiega Pellegrino – perché sta in mezzo alla gente, conosce i suoi protagonisti, i suoi problemi e le sue possibilità. E’ un lavoro che va svolto, in grande sinergia, con amministratori e associazioni».

In sintesi, aggiunge il sindaco di Sassano: «E’ una bella sfida perché c’è tanto da fare e programmare, dove ognuno darà il suo contrinuto. Turismo, legalità e salute, sono i primi grandi obiettivi. La mission principale è trasformare il Parco da vincolo in opportunità. Molte progettualità dovranno tener conto delle diverse specificità del territorio, ma cercando di integrarlo e avvicinarlo il più possibile». Il nome di Pellegrino, tra i tanti venuti fuori nell’ultimo anno, è quello che ha messo un po’ tutti d’accordo. «Mi ha colpito molto e mi fa molto piacere, vuol dire che ci sono tutti gli elementi per lavorare bene. Nel nostro territorio ci sono tante persone responsabili, intelligenti ma soprattutto legate alla propria terra, che superano qualsiasi tipo di ragionamento ideologico».

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