Tortorella e la giunta giovane: «La politica faccia sognare e credere nel futuro» | INTERVISTA DOPPIA

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Tortorella e la giunta giovane: «La politica faccia sognare e credere nel futuro» | INTERVISTA DOPPIA

Serve un nuovo linguaggio, quello che parli ai giovani e li aiuti a restare e creare. Una politica che deve «aggiornare il dizionario» e ricominciare pensando al futuro. I cittadini che lo hanno eletto un mese fa, magari si accontenteranno del fatto che Nicola Tancredi, sindaco di Tortorella, abbia ancora una volta accompagnato il suo borgo ad essere il più pulito e riciclone d’Italia. Lui e l’amministrazione, però, hanno voluto ridare smalto e novità alla popolazione, nominando una giunta giovane e preparata. Futuro e freschezza. «E’ stato un modo per far capire ai cittadini che pensiamo al futuro di Tortorella» dice Tancredi. «Quella di avere una giunta giovane è una scelta maturata con i ‘veterani’ della lista uscente. – continua – Tutti hanno voluto in lista i giovani per cercare di creare una nuova classe politica». In tasca lauree, esperienze all’estero e buone idee, e con un curriculum politico ancora in bianco per entrambi. Con i loro 27 e 38 anni, sono tra gli assessori più giovani del comprensorio. Il Giornaledelcilento.it ha incontrato il vicesindaco Diego Alessio e l’assessore Gianfranco Lettieri per un faccia a faccia su passato, presente e futuro del territorio.

Si aspettava di ricevere così tanti consensi?

Alessio: Assolutamente no in termini numerici, come ho più volte ribadito con i miei amici e compaesani, ai quali va il mio più grande ringraziamento per la fiducia accordatami, ma risultato “inaspettato in parte” possiamo dire. Per me questa è stata un’esperienza straordinaria, parlo della campagna elettorale, da un punto di vista umano soprattutto, perché mi ha dato la possibilità di incontrare, ascoltare, discutere e confrontarmi con i tortorellesi, i quali hanno mostrato subito attenzione, sostegno e disponibilità, facendo crescere, ogni giorno sempre di più , la voglia di impegnarmi e dedicarmi a pieno per il nostro Paese. Risultato “inaspettato in parte” perché si percepiva un maggiore coinvolgimento verso le c.d. “giovani leve”; questo coinvolgimento che poi ha portato al risultato finale. 

Lettieri: L’unica cosa che mi aspettavo è che il paese desse un segnale di cambiamento con queste elezioni. 

In giunta insieme al sindaco e ad un altro giovane assessore, sfida difficile?

Alessio: Sfida sicuramente difficile dal momento che questa rappresenta la nostra prima esperienza in un contesto elettorale e amministrativo, ma anche una sfida stimolante per quanto mi riguarda, per cercare di crescere ed imparare giorno dopo giorno, rubando il più possibile come si fa in ogni contesto lavorativo e non quando si è alle prime armi. Cercherò di dare la mia disponibilità e il mio impegno massimo per la comunità sia quando ci saranno scelte facili che scelte difficili da fare con la certezza di avere al mio e al nostro fianco una persona ma anche e soprattutto un amico, come il sindaco Nicola Tancredi detto “Lillino”,  sempre disponibile e uomo di comprovata esperienza amministrativa al quale va il mio ringraziamento per aver creduto in noi giovani e aver fatto una scelta all’apparenza semplice e scontata ma difficile e di prospettiva per il futuro.  

Lettieri: Penso di no. Affiancati da questo espertissimo gruppo, riusciremo a lavorare bene tranquillamente.

Prime idee sul tavolo? Da dove comincerà?

Alessio: Sicuramente continueremo il lavoro avviato dalla Giunta precedente, poi, come abbiamo detto anche in campagna elettorale, partiremo subito con la promozione di alcune riunioni partecipate dove andremo a trattare argomenti specifici quali agricoltura ed imprenditoria agricola connessa all’imprenditoria privata, questo perché sono in arrivo i fondi europei sull’agricoltura che a mio parere sono un’occasione da non lasciarsi sfuggire per il nostro territorio. Personalmente cercherò di impegnarmi molto per il sociale, garantire servizi ai nostri cittadini ma con un occhio di riguardo per i nostri anziani che rappresentano una risorsa fondamentale per la nostra comunità,  ma anche un occhio di riguardo per i nostri giovani, che rappresentano il futuro con la creazione di luoghi d’incontro, per un maggiore coinvolgimento degli stessi.

Lettieri: Avendo competenze nel settore dell’agricoltura e dell’ambiente, cercherò di portare alla luce le potenzialità ambientali di Tortorella e le piccole aziende agricole del paese che da tempo operano nell’oscurità, fonte economica importante per il nostro borgo.

Quali sono i bisogni fondamentali di Tortorella ai quali cercherà di dare risposta?

Alessio: Ovviamente un occhio di riguardo va all’occupazione, per cercare di limitare questa tendenza-necessità dei giovani a scappare dalle nostre realtà. La sfida è difficile ma non impossibile e la nostra amministrazione cercherà di sostenere a pieno l’iniziativa privata, garantendo la massima trasparenza e stimolando ad una partecipazione costante e interessata tutte le giovani leve e non che intenderanno investire sul  nostro territorio.    

Lettieri: Il bisogno fondamentale e prioritario è il lavoro, molti giovani sono in cerca di un’occupazione. La prima risposta cercherò di darla a loro con il coinvolgimento nelle decisioni e nelle strategie, la voglia di poter riuscire a creare qualcosa di grande e produttivo almeno per la nostra piccola realtà è forte e noi sicuramente ci proveremo.

Un messaggio forte la scelta di comporre una giunta con due giovani professionisti, che va oltre i confini di Tortorella. Assessori e vice under 30 anche a Santa Marina e Vibonati. Sembra essere una «necessità» comune. Perché secondo lei?

Alessio: Come ho detto in precedenza la scelta fatta è una scelta forte e di prospettiva ma che cavalca l’onda di una “comune necessità” di un ricambio generazionale che si avverte in particolare a livello Comunale, che rimane il luogo privilegiato di partecipazione soprattutto per i giovani ,  dove si possono mostrare le proprie idee, i progetti ed assumere responsabilità per realizzare qualcosa che abbia un riscontro reale per il proprio territorio. 

Lettieri: In particolare il basso Cilento ha bisogno di una nuova spinta, di una nuova forza amministrativa. Penso sia arrivato il momento per noi giovani di prenderci le nostre responsabilità ed aiutare i veterani a rompere lo stallo creatosi in questo ultimo decennio.

Visto che siamo in epoca di esami di maturità, che voti darebbe agli assessori che l’hanno preceduta nella passata amministrazione?

Alessio: Per quanto mi riguarda, da cittadino di Tortorella, non posso esprimere un giudizio sulla singola persona ma un giudizio generale sull’intera amministrazione degli ultimi cinque anni e non posso non prendere in considerazione i risultati finali di un programma elettorale portato a termine in toto, i quali sono sotto gli occhi di tutti . Se Tortorella è considerato un Paese che negli ultimi anni non è stato fermo a guardare, beh una spiegazione ci sarà…il mantra del nostro gruppo è impegno e tanto lavoro.

Lettieri: Darei un 10 e lode, perchè sono stati loro i fautori di questo cambiamento. Sono stati loro i primi a crederci.  

Dal suo punto di vista, che è un punto di vista giovane, quale potrebbe essere il modo per combattere lo spopolamento in paesi come Tortorella e la stragrande maggioranza dei comuni del Cilento ed incentivare i giovani a restare ed investire nel territorio?

Alessio: Quella dello spopolamento è ormai una tendenza comune sia nei piccoli che nei grandi centri urbani , basti pensare ai c.d. “paesi fantasma”. Le comunità locali devono essere in grado di sfruttare gli interventi dell’Europa e della Regione, ma allo stesso modo non devono e non possono aspettare di poter essere salvati solo esclusivamente da quest’ultimi; troppo spesso il comune incolpa e invoca l’intervento della regione, lo stesso fa la regione con lo stato e lo stato con l’Europa. I comuni possono fare molto con le proprie forze, abbiamo grandi potenzialità, dobbiamo soltanto metterle in campo. In particolare i Comuni cilentani devono concentrare la propria azione su ciò che hanno a disposizione puntando al rinnovamento attraverso la valorizzazione del turismo, della tradizione, dell’agricoltura con il ripristino delle colture e delle terre abbandonate, di uno sviluppo sostenibile con l’utilizzo delle fonti rinnovabili e il recupero del patrimonio storico, la banda larga, l’imprenditoria giovanile e non solo, tutto questo stimolando e sostenendo l’iniziativa privata. Molti piccoli comuni italiani si sono mossi in tal senso riuscendo a bloccare, se pur momentaneamente, lo spopolamento.

Lettieri: Io credo che per combattere lo spopolamento sia necessario guardare al di là del paese Italia. L’Europa è il nostro obiettivo, dobbiamo fare rete, gemellaggi, far conoscere le nostre usanze e tradizione che, a mio modesto parere, sono da salvaguardare e rilanciare. Lancio un messaggio lancio ai giovani di Tortorella, del Golfo e del Cilento: non andate via, tornate e mettiamo in campo le competenze che ognuno di noi ha, ce la possiamo fare, ce lo chiede la gente ma sopratutto la nostra amata terra che è troppo bella per essere abbandonata a se stessa.

Come giudichi la situazione politica attuale nel Cilento e più nello specifico nel golfo di policastro. Quali sono le tematiche negli anni più trascurate e di cui gli amministratori avrebbero dovuto e dovrebbero interessarsi maggiormente?

Alessio: Anche se mi occupo da poco di politica mi rendo conto che amministrare non è facile e le problematiche sono tante a partire dai piccoli comuni; per questo motivo, nel mio piccolo,  cercherò di dare il mio contributo con la massima disponibilità, serietà e trasparenza. Guardare da anni il Golfo di Policastro e il Cilento inerti dinanzi all’era della globalizzazione mi rattrista. I giovani  emigrano all’estero, le imprese stanno scomparendo e la politica è all’ultima spiaggia; la salvezza potrebbe essere il Parco, l’unico Ente in grado di far sentire la propria voce, a nome di tutto il Cilento, nelle sedi opportune;  i fondi europei sono e devono essere una grande occasione di sviluppo, uniti a strategie comuni, ragionando in ottica territoriale e lasciando da parte l’ego personale che per anni non ha portato a nulla . Da anni sentiamo parlare di turismo, infrastrutture, sanità, ecc. ma alla fine quello che conta sono soltanto le poltrone, il contentino agli amici e poi il resto si vedrà. Questo tipo di politica ha fatto il male del nostro territorio, non siamo cresciuti, la crisi ci ha indeboliti ancora di più, basti pensare alla soppressione di uffici, al dimezzamento di tratte ferroviarie, ai tagli di personale sanitario, chiusura di reparti ospedalieri e addirittura di Presidi Ospedalieri. Cosa che ci riguarda ancora da più vicino, il primo soccorso e la rete emergenza-urgenza che non esiste sul territorio: «non sono presenti presidi medici; non è presente alcun punto idoneo all’atterraggio dell’Eliambulanza, escluso il territorio di Sapri, dove è presente la struttura ospedaliera, lasciando completamente sguarniti tutti i territori montani; le ambulanze circolanti sul territorio sono di proprietà di ditte private convenzionate con personale volontario, sprovviste anche di medico e di rianimatore e delle apparecchiature fondamentali per una prima diagnosi». Un esempio a noi vicino è il saut di Casaletto Spartano più volte a rischio di chiusura, privo di personale medico durante le ore notturne, i cui tempi d’intervento tra la chiamata al 118 e l’arrivo presso la prima struttura utile del territorio possono superare, nella maggior parte dei casi, l’ora , considerando la distanza effettiva e la qualità delle vie di comunicazione. Ultimamente si respira un’ondata di cambiamento che fa ben sperare; nel nostro piccolo le amministrazioni precedenti hanno dimostrato che i risultati si possono raggiungere, per questo motivo ripartiamo con grinta e voglia di fare, è il nostro momento e non possiamo permetterci di sbagliare, il futuro del nostro territorio è nelle mani dei giovani, per questo rimbocchiamoci le maniche e facciamo splendere il nostro amato Cilento.

Lettieri: La situazione politica del Cilento è negativa, soprattutto nel golfo di Policastro, salvo pochi sindaci che con diligenza, passione e senso del dovere portano avanti il proprio lavoro. Il resto pensa soltanto al proprio orto. Siamo rimasti indietro perché la politica ha fallito. Il basso Cilento è abbandonato a se stesso, dobbiamo ritrovare una forte coesione tra le forze politiche che vada al di là delle diatribe dei partiti, ma che metta al centro della discussione il futuro e lo sviluppo delle nostre zone. I personalismi non ci appartengono e il gruppo che per anni ha amministrato Tortorella è un esempio, dobbiamo ragionare in termini di squadra perché da soli non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo intervenire sulla viabilità: sentiamo proclami, lavori che devono iniziare ma da decenni viviamo la stessa situazione disagiata. I collegamenti con i grandi centri sono un punto essenziale per il rilancio del golfo. Dobbiamo contrastare lo spopolamento che è una piaga in forte ascesa. Come possiamo farlo? Coinvolgendo i giovani ad investire, cerchiamo di sviluppare un turismo serio e logico. Abbiamo una costa bellissima che ci invidiano da tutte le parti d’Italia, rilanciamo l’imprenditoria agricola (proprio in questi giorni è uscito il dato sulla produzione e il sud grazie all’agricoltura riparte dopo 7 anni, grande lavoro del ministro Martina). Pubblicizziamo i nostri prodotti, le nostre usanze, il Cilento è una terra ricca di tradizioni che non dobbiamo far disperdere. Non è facile, ma sono convinto che con la forza dei giovani, l’esperienza di chi amministra da anni e la condivisione di un progetto unitario, possiamo portare un forte cambiamento al golfo e perché no anche all’intero Cilento.

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