Linea Sicignano-Lagonegro. il Codacons risponde al sottosegretariato

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Linea Sicignano-Lagonegro. il Codacons risponde al sottosegretariato

Riceviamo e pubblichiamo una comunicazione della sede Codacons di Sala Consilina.

La risposta data il 12 NOVEMBRE scorso dal Sottosegretario ai Trasporti, all’interrogazione dell’On. Tino Iannuzzi, merita un commento approfondito per le omissioni che ci permettiamo di rilevare. In questo documento non si dice, infatti, che lo studio elaborato nel 1999 dalle Ferrovie dello Stato è stato fatto a seguito della Delibera CIPE n.249/97 del 18 dicembre 1997, che ha stanziato 5 Milardi delle vecchie lire per la PROGETTAZIONE ESECUTIVA di lavori di riapertura delle linea Sicignano-Lagonegro, che avrebbe dovuto essere stata consegnata dalle Ferrovie dello Stato al Ministero dei Trasporti.

Lo Studio di fattibilità previsto dal Protocollo d’Intesa firmato il 29 Ottobre 2002 con la Regione Campania, in cui si prevedeva l’elaborazione di un altro, INUTILE (visto che già doveva esserci il PROGETTO ESECUTIVO delle Ferrovie dello Stato) studio, a spese della Regione (180.000 Euro), è stato presentato nel Dicembre 2006. In questo studio, redatto da un privato, i 61,8 MILIARDI di vecchie LIRE, previsti dalle FS nel 1999 per ripristinare la tratta Sicignano-Casalbuono, sono diventati 159 Milioni di Euro, pari a circa 304 MILIARDI delle vecchie LIRE, considerando solo il COSTO TECNICO, e relativi alla più breve tratta Sicignano-Montesano S/M.

Ci permettiamo allora di segnalare queste notizie, che forse non sono conosciute dal Ministero dei Trasporti. Se così non fosse, infatti, nella risposta del Governo all’interrogazione non si parlerebbe dell’impegno, non ancora soddisfatto, della Provincia di Salerno a produrre entro il 2006 uno specifico Studio di Fattibilità, visto che a Dicembre 2006 era stato già presentato quello redatto a spese della Regione Campania. Tutto questo dimostra la giustezza della decisione di questa Associazione di aver presentato una denuncia all’Autorità Giudiziaria su questa triste vicenda. Nello stesso tempo richiediamo, con forza, ai Sindaci del Vallo di Diano di individuare, entro il prossimo 14 Dicembre, nella riapertura della tratta ferroviaria Sicignano-Casalbuono, l’UNICA OPERA INFRASTRUTTURALE "portante", che può e deve essere finanziata (da 25 a 70 Milioni di Euro) con i FINANZIAMENTI EUROPEI (soldi veri) degli "accordi di reciprocità", visto che esiste ancora il COFINANZIAMENTO da parte del GESTORE PUBBLICO, 15 MILIONI di Euro, previsto dalla Legge 373/2003 (emendamento dell’On. Brusco alla Legge Finanziaria), condizione INDISPENSABILE per accedere a questi Fondi EUROPEI.

Il Responsabile Settore Trasporti

Dott. Rocco Panetta

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