Troppo cinghiali, il Cilento ha paura: da Perdifumo parte la petizione: «Non ne possiamo più»

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Troppo cinghiali, il Cilento ha paura: da Perdifumo parte la petizione: «Non ne possiamo più»

Il Cilento ha paura dei cinghiali? Un paese nel cuore del Parco nazionale sicuramente non ne può più. Almeno secondo quanto raccontato da Repubblica.it. A Perdifumo, paese a confine con Castellabate, incidenti con auto e scooter, attacchi a persone e incursioni nei terreni, hanno spinto gli abitanti a denunciare la situazione. Esasperati ormai dai continui disagi, hanno promosso una petizione indirizzata al sindaco e all’ente Parco. I firmatari sono i proprietari dei terreni agricoli di Perdifumo che «sempre più assiduamente vengono avvistati branchi di cinghiali». L’enorme concentrazione di ungulati porta «alla distruzione delle varie colture e vegetazioni presenti, con ripercussioni sull’economia locale, dal momento che gran parte dei prodotti agricoli è destinata al fabbisogno familiare e alla vendita nei mercati settimanali, locali e limitrofi».

Ecco cosa si legge nella petizione «La presenza dei cinghiali arreca danni sia alle proprietà private abbattendo muri in pietra, devastando orti, giardini, campi, prati e pascoli, che a quelle pubbliche, causando danni alla rete viaria e, in alcuni casi, anche incidenti stradali per il loro improvviso attraversamento su tratti di strade comunali e provinciali con conseguente danneggiamento di autovetture e pericolo per l’incolumità di conducenti e passeggeri». La petizione è appoggiata anche da Stefania De Simone, assessore al turismo e alla cultura del comune di Perdifumo che, come raconta Repubblica, rincara la dose. «I terreni del nostro circondario –  denuncia – prima delle incursioni selvagge e massicce di questi animali, erano arginati da muri in pietra anche secolari che sono stati completamente distrutti. Danni rilevanti per il territorio, che amplificano il rischio idrogeologico per la rovina delle opere murarie e dei solchi per lo scolo delle acque pluviali».

«Quello di Perdifumo è certo un caso emblematico di un paese – scrive il giornalista sulle pagine di Repubblica –  sempre più orientato a trovare la soluzione definitiva al problema della sovrappopolazione di cinghiali (sarebbero circa un milione, in tutto il paese) e alla loro convivenza con i cittadini. Ad agosto, a Cefalù un anziano perse la vita dopo essere stato caricato da un animale».

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