«Ufficio postale chiuso 2 anni per errore», disposta riapertura. Minoranza: «Ora tocca al sindaco agire»

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«Ufficio postale chiuso 2 anni per errore», disposta riapertura. Minoranza: «Ora tocca al sindaco agire»

Il Consiglio di Stato ha disposto la riapertura dell’ufficio postale di Castelruggero, chiuso da due anni da Poste Italiane, «per inneficacia economica e per l’esistenza di un altro sportello nel capoluogo». A darne notizia sono i consiglieri del Gruppo Insieme con un manifesto pubblico del 14 marzo. «Si è trattato di una chiusura illegale – spiegano – perché l’ufficio è stato ritenuto erroneamente distante meno di 3 chilometri dall’ufficio soppresso». Ma con la sentenza, pubblicata l’11 marzo scorso, i giudici amministrativi romani hanno ribaltato il verdetto di primo grado del Tar di Salerno del 5 marzo 2013 favorevole all’Ente Poste, accogliendo il ricorso in appello, presentato il 28 maggio 2013 dalla precedente amministrazione comunale. L’allora sindaco Pietro D’angelo aveva più volte sollecitato i vertici competenti per scongiurare la chiusura e ridurre i disagi alla popolazione, e cioè ai 464 abitanti di Castelruggero, Cerreto e contrade limitrofe, costretti a precorrere piu di 3 chilometri per spedire una lettera o per riscuotere la pensione. «Ma ora si impone una attenzione vigile dell’amministrazione in carica affinche l’ente poste esegua prontamente la sentenza dell’alto collegio amministrativo e disponga nei fatti l’immediata riapertura dell’ufficio postale di Castelruggero. – tuona il gruppo d’opposizione – Un grande risultato che però potrebbe essere vanificato se l’amministrazione comunale odierna non pretenderà tempi certi di riapertura da poste italiane che senz’altro mirerà a tergiversare per consentire utleriori risparmi a danno dei cittadini». «Facciamo appello a tutta la popolazione affinchè vigili assieme a noi sull’operato dell’amministrazione in carica pretendendo informazioni tempestive risposte certe non evanescenti e soprattutto senza scaricabarile. – concludono i consiglieri – Caro sindaco attuale non vorremmo che trattaste la pratica dell’ufficio postale di castelruggero con la stessa celerità che avete trattato quello della caserme e della stazione di rifornimento carburanti». 

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