Ultima arrivata ma prima per il vescovo: «La battezzo io», è una bambina figlia dei profughi nel Cilento

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Ultima arrivata ma prima per il vescovo: «La battezzo io», è una bambina figlia dei profughi nel Cilento

Tantissimi gli stranieri arrivati dall’Africa del nord e del centro, ospitati nei centri di accoglienze e nelle strutture private del Cilento. Da Sicignano degli Alburni fino a Policastro, passando per l’entroterra, tra Orria, Ogliastro Cilento, Morigerati e il Vallo di Diano. Uomini e donne tra i 15 e i 35 anni. Tra loro ci sono anche tanti bambini e donne incinte. Nei giorni scorsi il vescovo della diocesi di Teggiano Policastro, monsignor Antonio De Luca, come sempre è passato a salutarli nelle strutture che li hanno accolti e mercoledì 13 maggio battezzerà l’ultima arrivata. Un momento speciale che si terrà nella concattedrale di Policastro. Un gesto forte che rappresenta un’indicazione precisa alla comunitá cattolica cilentana. Mentre la società è messa in allerta nei confronti della presenza e della venuta di immigrati, monsignor De Luca mette in luce la solidarietà per condividere con loro la speranza e l’umanitá: «Quando in una famiglia c’è un’emergenza ci si stringe per far posto agli altri: questo è l’atteggiamento che viene richiesto alle comunità». Le altre foto Qui

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