Vainglory: 130 smartphone diventano epitaffi digitali nella grande installazione di Max Magaldi al Meeting del Mare
| di Redazione
Vainglory: 130 smartphone diventano epitaffi digitali nel cimitero di Marina di Camerota. La grande scultura audiovisiva di Max Magaldi, inaugura la 29a edizione del Meeting del Mare (dal 29 maggio all’1 giugno)
Presentazione dell’installazione: 29 maggio alle 21:00 – Cappella Maggiore del cimitero di Marina di Camerota
La 29a edizione del Meeting del Mare parte con un evento speciale che durerà per tutto il festival: dopo le tappe di Longiano, Venezia, Roma, Gerace e Firenze, Vainglory, l’opera d’arte digitale creata da Max Magaldi, che trasforma 130 smartphone e i loro contenuti social in una grande scultura visiva e sonora, si prepara ad un allestimento molto particolare e ricco di significati all’interno della Cappella Maggiore del cimitero di Marina di Camerota.
Vainglory, Caducità e Connessione è il titolo di questa edizione speciale dell’installazione di Max Magaldi, curata da Simone Sensi e Don Gianni Citro, prodotta da The Goodness Factory e sostenuta da REAPP, l’azienda di Prato specializzata nella vendita di device Apple rigenerati, che fornisce i telefoni dell’installazione.
“La Cappella Maggiore del cimitero di Marina di Camerota è un luogo davvero speciale che tratteremo con tutto il rispetto e la cura necessarie, un luogo in grado di aggiungere significati ulteriori a questa installazione” – racconta Max Magaldi. – “Per molti di noi i social network sono una vera e propria ossessione e l’on-line finisce per trasformarsi in una sorta di aldilà digitale in cui finiamo per dissolverci e, a volte, perderci.
All’interno di un cimitero, questi telefoni diventano “epitaffi digitali” e rimandano al tema della grief tech, e cioè di tutto quel comparto industriale emergente che utilizza l’intelligenza artificiale per creare avatar di persone morte con le quali possiamo continuare a comunicare anche dopo il lutto.
Per inaugurare l’opera, il 29 maggio alle 21 il direttore artistico del Meeting del Mare Don Gianni Citro modererà un incontro pubblico in cui l’artista Max Magaldi dialogherà con Anastasio, che ha appena pubblicato “Le Macchine non Possono Pregare”, un album che affronta tematiche molto vicine a quelle dell’installazione.
“Nel l’immaginario della gente di Camerota Lentiscelle è una spiaggia ed è il cimitero del paese” – afferma Don Gianni Citro – “Da qualche anno è diventata la casa del Meeting del Mare. Esplorando la baia, per individuare la collocazione dell’opera di Max Magaldi, mi assale l’urgenza di pensare alla cappella del Cimitero. Perché inventarsi un posto, quando già esisteva un luogo che la stava aspettando. L’opera di Max è un paradigma e forse un paradosso di come la connessione tra le persone sia diventata morbosa, facile, fasulla e virale. Credo che il cimitero sia in assoluto lo spazio fisico dove la connessione si trasformi in un istinto mistico. Mentre vaghiamo tra il silenzio e la solitudine degli assenti, diventiamo, senza accorgercene, l’unico elemento di presenza e di connessione per far tornare chi non è più in rete. Questo soltanto col potere infinito di un’ emozione e con quello effimero di uno smartphone. Realizzare questa opera in un luogo a me carissimo, che dovrebbe assumere un ruolo più centrale nella vita di una comunità, mi riempie di entusiasmo. L’arte non conosce barriere. Nemmeno quelle della morte.”
Informazioni per il pubblico:
Inaugurazione 29 maggio, ore 21:00
Vainglory, Caducità e Connessione: incontro pubblico con Don Gianni Citro, Max Magaldi, Anastasio
Apertura della Cappella Maggiore e visita all’installazione dal 29 maggio al 1° giugno
Orari di apertura: 21:00-01:00
Max Magaldi (1982), musicista e artista, ha suonato in tutta Europa con diversi progetti musicali. A partire dal 2018 sperimenta azioni performative digitali che intrecciano musica, arte contemporanea e hackeraggio sui social network e studia lo spazio pubblico sviluppando il concetto di murales sonoro.
Ha realizzato sonorizzazioni e installazioni in Italia, Francia, Grecia, Arabia Saudita e ha collaborato con artisti come Edoardo Tresoldi, Gonzalo Borondo, Studio Azzurro, Andrea Villa, Alberonero. Dal 2021 fa parte di Cubo Teatro, collettivo di artisti multimediali che lavora su progetti di teatro performativo contemporaneo. Nel 2023 vincono il premio Inbox con lo spettacolo SID, fin qui tutto bene di cui Magaldi si occupa della sonorizzazione live e del sound design. Nel 2021 crea MEMISSIMA, il festival della cultura memetica, di cui è direttore artistico.





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