Vallo della Lucania, botta e risposta tra Aloia e Miraldi: «Short list, nominati amici e parenti»

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Vallo della Lucania, botta e risposta tra Aloia e Miraldi: «Short list, nominati amici e parenti»

«Short list di avvocati di fiducia. Che dite i nostri amministratori avranno il pudore di non nominare mai amici e parenti?». E’ stata questa la frase, scritta sui social dal portavoce del M5S di Vallo della Lucania Pietro Miraldi, che negli ultimi giorni  ha acceso il focolare della polemica con la maggioranza del comune di Vallo della Lucania con sindaco Antonio Aloia. Il nucleo della questione risulta essere chiaro, pare che nell’elenco per gli incarichi di assistenza legale giudiziale e stragiudiziale, a Vallo della Lucania, appaiano principalmente i nomi di familiari ed amici della maggioranza, sia per quanto riguarda la sezione del contenzioso amministrativo che per la sezione del contenzioso civile. Dopo l’osservazione di Miraldi, che per molti suona con toni accusatori, è iniziato il botta e risposta amministrativo. 

Vallo al centro risponde La maggioranza attraverso una missiva pubblica decide di difendersi a maggior ragione con la stessa arma con la quale era stata attaccata: i social. Domenica 15 gennaio, infatti, sulla pagina ufficiale di ‘Vallo al Centro’ il sindaco Aloia risponde a Miraldi. Dopo aver esplicitato le procedure con le quali sarebbe stata stilata la lista, Aloia afferma: «Per l’ennesima volta – si legge nel comunicato –  siamo vittima di attacchi sconsiderati da parte di Pietro Miraldi, fantomatico 5 stelle, che contesta alla nostra amministrazione la mancanza di trasparenza! Miraldi è intriso della cultura del sospetto e mistifica la realtà tentando di far apparire il marcio laddove non è: come recita un antico detto “il gatto della dispensa quello che fa pensa”. Pare evidente che l’attenzione di Miraldi – continua – è stata rivolta ai nomi per dar sfogo alla sua smania di protagonismo nella completa ignoranza delle procedure e degli atti amministrativi che ne sono seguiti. Ciò non ci meraviglia, è sotto gli occhi di tutti il suo fallimento politico – amministrativo che lo ha condotto ad indossare una casacca che per “la sua storia politica” non gli appartiene : approfitta della buona fede degli attivisti grillini – si legge in conclusione – nel goffo tentativo  di raggiungere facilmente la candidatura alle prossime elezioni politiche o regionali».

Il Movimento 5 Stelle replica Non si fa attendere la risposta del M5S di Vallo della Lucania che dopo aver chiarito che non si trattava di un attacco personale al sindaco né di un attacco politico alle procedure adottate nel rendere pubblica e redigere la short list dichiara quale era lo scopo principale di quella frase, ovvero la necessità di vigilare sui vari incarichi che saranno affidati in modo tale che i principi di economicità, efficacia, imparzialità e parità di trattamento, correttezza e libera concorrenza vengano rispettati nei fatti e non solo nelle intenzioni. «Il sindaco – si legge nella risposta dei 5S –  ha ritenuto di aver subito un attacco inaccettabile, tanto da dover replicare con missiva pubblica nella quale, ahinoi, sono contenute offese personali alla persona Miraldi, nonché pareri personali della persona Antonio Aloia che nulla hanno a che fare con il post e la “denuncia” fatti dal consigliere Miraldi». Successivamente, nel comunicato, appaiono alcune richieste di chiarimento sulle “accuse” mosse da Aloia nei confronti di Miraldi. «Non chiediamo le scuse della persona Antonio Aloia, – si legge in conclusione –  ma quelle del sindaco che ha il dovere di rispettare le opinioni dei cittadini della sua stessa comunità, o quantomeno di non scadere in offese personali».

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