Vallo della Lucania, diramati avvisi dall’ospedale: «Siamo in affanno, si assume personale in attesa dei concorsi»

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Vallo della Lucania, diramati avvisi dall’ospedale: «Siamo in affanno, si assume personale in attesa dei concorsi»

Diramati avvisi per assumere, a tempo determinato, personale nei reparti dove la carenza di operatori sanitari è grave. In particolare all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania ha ripreso a pieno ritmo l’operatività del reparto di Radiologia che per oltre un anno e mezzo ha lavorato con soli due operatori, troppo poco per far fronte alle esigenze degli utenti e alle continue emergenze. «Sono stati presi con avvisi pubblico 6 radiologi quindi noi dal primo ottobre riprenderemo tutte le attività esterne, dalla risonanza magnetica alla Tac sia per ambulatoriali esterni che come utenza interna – spiega Aurelio Sica, primario del reparto di radiologia che ai microfoni di questa testata ha fatto il punto della situazione -. Durante l’estate non riuscivamo nemmeno a garantire l’emergenza, eravamo due radiologi per cui, essendoci la guardia, molto spesso c’era un solo radiologo al giorno per cui era impossibile garantire tutte le prestazioni. Adesso sono 6 radiologi oltre me quindi garantiremo tutte le attività che servono».

«È doveroso per l’Asl di Salerno tenere conto che i due ospedali più importanti sono Nocera e Vallo per cui Vallo deve avere dei servizi che sono l’ossatura di tutte le attività interne ed esterne – continua Sica che passa a spiegare come si sia arrivati, negli anni, a punti estremi di carenza di personale -. Negli anni scorsi tutto questo veniva garantito da specialisti che venivano lautamente pagati ma che venivano da ogni parte della regione. Con la legge europea che ogni medico non può superare le 48 ore settimanali si è messo un freno a questa situazione per cui i radiologi che prima venivano non sono venuti più perché l’Asl adottò la normativa europea, è quindi venuta meno tutta l’organizzazione garantita da specialisti. Ci siamo trovati in un momento di vuoto in cui non venivano né gli specialisti di fuori né l’Asl aveva fatto gli avvisi. Un anno e mezzo di difficoltà».

In molti reparti con carenze di personale sono stati assunti con gli avvisi, cardiologi, anestesisti, radiologi e potenziati di personale reparti come Utic, medicina interna e chirurgia. «Non sono stati però occupati tutti i posti vacanti ma un buon 30 per cento sono stati fatti per cui questa è già una boccata d’ossigeno per riprendere le attività – conclude il primario -. Non hanno potuto fare un concorso perché la pianta organica era ancora dipendente agli atti aziendali, l’atto aziendale è stato presentato venerdì 23 quindi sono stati fatti gli avvisi in attesa poi dei concorsi. Questa è un’ottemperanza transitoria in attesa dei concorsi».

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