Vallo Della Lucania, tra eternit e materiale edile sotto la Cilentana c’è una discarica abusiva

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Vallo Della Lucania, tra eternit e materiale edile sotto la Cilentana c’è una discarica abusiva

È dal 2006 che il comune di Vallo Della Lucania è inserito nell’elenco dei comuni caratterizzati da discariche inquinate. Bisognerà aspettare giugno 2014 per l’assegnazione del finanziamento per la bonifica dell’ex discarica comunale sita in località Ficarrole, circa 2 milioni di euro prelevati dai fondi comunitari destinati al P.O.R Campania per “Migliorare la Salubrità dell’ambiente”. È da gennaio 2015 che i lavori di bonifica sono iniziati e sembra anche che siano a buon punto ma, nei pressi della ex discarica, sembra ci sia qualcosa che non va.

Già imboccando la via che porta al cantiere di bonifica è possibile notare, spesso nascoste fra le sterpaglie residui di rifiuti ed altro materiale come bottiglie e buste di plastica ma è ben poco rispetto a quello che è possibile trovare sotto i piloni della superstrada che da Vallo porta a Ceraso, nei pressi della ex discarica. Taniche di vernice, pneumatici, frigoriferi, materassi, pezzi di mobilio, residui di materiale edile e quello che, ad una prima analisi, sembrerebbe essere eternit. Il tutto in parte sotterrato ed in parte coperto dalla vegetazione. Sempre sotto i piloni della superstrada è presente una sorta di magazzino, non è dato sapere se abusivo o meno, contenente altri materiali ed attrezzi edili come impalature e strumenti da lavoro che a poco a poco stanno per essere coperti dalla vegetazione.

Parlando con chi in quelle zone ci vive o comunque è a conoscenza dei fatti, sembrerebbe che la situazione sia così da almeno tre anni, alcuni affermano di aver visto addirittura delle tubature in eternit, cosa che non è stato possibile osservare al momento del sopralluogo. Smaltite o occultate? Che vi sia del materiale cancerogeno o meno la situazione resta comunque grave, diventerebbe gravissima se fosse accertato che quello è davvero eternit. L’eternit è un materiale altamente tossico e cancerogeno, a partire dagli anni ‘70 in Italia se ne è fatto largamente uso per via della sua economicità e delle sue capacità fisiche di impermeabilità e resistenza al calore, l’eternit libera amianto che se respirato risulta essere velenoso per l’uomo, per essere smaltito è necessario rivolgersi a ditte specializzate.

Sulla determina del comune datata luglio 2014 si legge che la bonifica è prevista solo per l’area dell’ex discarica e non l’intera zona “Ficarolle” in cui ricadono i piloni che al momento occultano taniche di vernice, pneumatici, frigoriferi, materassi, pezzi di mobilio, residui di materiale edile e quello che, ad una prima analisi, sembrerebbe essere eternit.

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