Intervista al Direttore del PNCVD riguardo lo stato dei lavori del Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità

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Intervista al Direttore del PNCVD riguardo lo stato dei lavori del Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità

Il direttore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Angelo De Vita, risponde alle domande riguardanti l’avanzamento dei lavori presso il cantiere del Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità.

Come mai i lavori presso il Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità del PNCVD non sono ancora conclusi?

Il  Centro Studi sulla Biodiversità è un lavoro che è stato finanziato dal POR 2000-2006 dalla Regione Campania. A giugno 2009,ultima data utile, non per la consegna dei lavori, ma per rendicontare lo stato dei lavori, in realtà il lavoro non era finito ed era già stato speso il 90% della somma che doveva essere spesa. I lavori sono stati fermati poiché la regione Campania, aveva fatto uscire delle linee guida per il trascinamento nel POR 2007/2013 per il completamento degli interventi che non erano stati ultimati. Questo è stato l’unico intervento che in realtà non siamo riusciti a completare in due anni , non siamo riusciti a concludere entro la data del 30 giugno 2009, però già alla regione avevamo mandato tutte le carte anche perché avevo richiesto anche l’utilizzo del ribasso di gare per fare la variante della strada, che non era prevista nel progetto, e l’allaccio alle fognature per un’altra sistemazione della strada per avere direttamente l’accesso dalla superstrada (Variante SS 18, la Cilentana, ndr) al Centro. Queste modifiche  erano state concordate con la regione per trascinarle nel POR 2007/2013.

La Regione Campania ancora non ha fatto sapere niente in merito?

 Ancora non ha fatto sapere niente però pare che tutto sia pronto come delibera. Però nel frattempo cosa ho fatto: nell’ultimo consiglio, proprio per evitare di andare troppo oltre, siccome c’era un assestamento di bilancio, ho chiesto e ho spostato dal bilancio del consorzio dell’Ente i fondi utili a completare il progetto originario, comunicando alla Regione Campania che faccio questa operazione in attesa che arrivi il finanziamento . Per cui adesso abbiamo mandato la delibera al Ministero, appena arriva l’attuazione della delibera io riapro i cantieri per il completamento della parte in progetto, senza la variante della strada, per chiudere il progetto originario che in effetti manca poco.

Attualmente a che punto sono  lavori?

 Attualmente il cantiere ci è stato consegnato dalla ditta che ha sospeso i lavori che però ha il compito di sorvegliare il cantiere

Quindi aspettate una risposta dalla Regione Campania per poter completare l’opera?
Non una risposta dalla regione. Aspettiamo la delibera del Ministero dell’Ambiente che approvi lo spostamento nel nostro bilancio di una cifra per completare i lavori, quindi non parliamo di fondi regionali, in attesa che la regione ci dia il finanziamento completo per fare tutto quanto il resto (uscita superstrada, fognatura, ndr). Quantomeno per riaprire il cantiere e completare i lavori, poiché è rimasto molto poco da fare per chiudere i lavori originali. Questa è la situazione.

In che tempi si augura che possa essere completato il cantiere?

Per il progetto originale del cantiere potrebbero essere sufficienti un paio di mesi. Se nel frattempo dovesse arrivare la delibera della Giunta Regionale che trascini la modifica dei lavori del Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità nei finanziamenti del 2007-2013, si completa tutta la struttura esterna la strada e il collegamento alle fogne che non era previsto nel progetto originale, in quel caso comunque sarà rapida la cosa.

Ma secondo lei quanto tempo la Regione Campania e il Ministero dell’Ambiente impiegheranno ad approvare questi lavori?

Ti faccio questa considerazione: il POR Campania 2000/2006 è stato approvato solo nel 2006 dalla Regione Campania, i lavori in se non sono la cosa più drammatica, il problema sono i tempi di approvazione, la burocrazia. Noi ci abbiamo messo 2 anni per costruire il Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità, anche se non è completo.
Poteva essere una bella occasione di sviluppo del territorio cilentano siccome il 2010 è l’anno della biodiversità e ormai volge al termine.
 Lo sarà per gli anni futuri.

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