La sicurezza ambientale e idrogeologica

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La sicurezza ambientale e idrogeologica

Domenica 30 Gennaio, a Paestum, si terrà il workshop “La sicurezza ambientale e idrogeologica e sue applicazioni”. Saranno presenti, tra gli altri, Stefano Caldoro, governatore della regione Campania, Enzo Fasano, senatore della Repubblica, Marcello Feola, assessore ai lavori pubblici e urbanistica della provincia di Salerno, Antonio Fasolino, assessore  protezione civile della provincia di Salerno ed il deputato Paolo Russo che presiede la commissione agricoltura. Il workshop avrà lo scopo di presentare i risultati di ricerca del programma GeoSDI e le sue applicazione nel campo della sicurezza ambientale e idrogeologica. Obiettivo è quello di suscitare interesse in ambito Campano, in modo da sviluppare possibili collaborazioni tra Imprese, università, regione, province e comuni. GeoSDI è il nome del programma di ricerca quinquennale (2008-2013) che un gruppo di ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR – IMAA), su mandato e coordinamento della presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento di Protezione Civile, sta studiando e implementando mediante soluzioni open software per la gestione di Spatial Data Infrastructure. Il seminario, inoltre, vuole essere anche un luogo di incontro e dibattiti tra, idee e progetti sulla sicurezza idrogeologica e ambientale nonché un’analisi sui disastri idrogeologici accaduti in Campania, del come provvedere alla prevenzione e messa in sicurezza delle aree a rischio. L’evento non vuole, quindi, presentarsi solo in veste di workshop, ma attraverso mirate relazioni Tecnico-Scientifiche vuole rappresentare anche un momento di scambio di opinioni e idee sulle strategie da adottare al fine di produrre prevenzione sui rischi legati alla Sicurezza Ambientale e Idrogeologica. Quindi, esperti Internazionali sui rischi ambientali, della sicurezza, professori e ricercatori universitari, manager aziendali, esponenti delle Istituzioni, esponenti della regione Campania, delle province e dei comuni campani, devono convenire, insieme e persuasi, verso la ricerca di soluzioni gestionali e pratici tali da poter, sensibilmente, aumentare la percezione di sicurezza di fronte ad eventi di natura ambientale. Cosa però che si vuole evidenziare è la metodologia e la strategia futura nel risk management e della sicurezza in senso lato. Allorché oggi la sicurezza obbliga studiosi e ricercatori a dover sempre più spesso spiegare in modo univoco e preciso del cosa si intende con essa e soprattutto cos’è. Gli stessi saranno sempre più impegnati da ora e per gli anni futuri a dover incanalare nuove strategie per la sicurezza globale del paese. Un esempio, generoso quanto esplicativo ci giunge dalla richiesta, sempre più vasta e variegata, da parte delle comunità, del sentirsi sicuri, non solo verso rischi di natura criminogena e terroristica, ma anche e soprattutto verso i rischi ambientali e idrogeologici.

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