Preti e festini gay, il dossier con i nomi rimbalza sulle chat di Whatsapp
| di Luigi MartinoIl dossier su 50 preti gay di Francesco Mangiacapra, l’escort autore del faldone di 1200 pagine consegnato la scorsa settimana alla curia di Napoli, rimbalza di chat in chat sull’applicazione di messaggistica istantanea più famosa al mondo. All’interno ci sono nomi, cognomi, telefoni, contatti, fatti, e soprattutto prove sui presunti coinvolti. Tra loro preti e seminaristi della Campania e della Basilicata.
Ieri, mercoledì, è partito lo smistamento degli elementi contenuti nel dossier sulla rete di preti gay verso le rispettive diocesi di appartenenza. Francesco Mangiacapra è stato ricevuto da padre Luigi Ortaglio, cancelliere arcivescovile. «Ho firmato i verbali – ha affermato Mangiacapra al termine dell’incontro – da oggi parte lo smistamento ai vari vescovi che, ad ora, non hanno ancora ricevuto nulla, tant’è che le persone di cui parlo nel dossier svolgono ancora le loro mansioni. Sono comportamenti reiterati nel tempo, non legati a un singolo episodio magari accaduto anni fa». Tra le diocesi più coinvolte, secondo Mangiacapra, quella di Tursi–Lagonegro, in Basilicata. Ma nel dossier compaiono anche diversi nomi appartenenti alla diocesi di Teggiano–Policastro.
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