Traffico internazionale di droga, arrestato 76enne cilentano

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Traffico internazionale di droga, arrestato 76enne cilentano

Salerno punto di arrivo della droga destinata alla Camorra. Il Porto del capoluogo era il punto di riferimento di carichi di sostanza stupefacente destinato all’hinterland vesuviano. Soltanto nel 2014, in due differenti operazioni della guardia di Finanza sono state sequestrati 71 chili di cocaina nel porto di Salerno che giungeva dall’Ecuador e che era destinato al clan Tamarisco di Torre Annunziata. E l’articolata attività investigativa delle fiamme gialle ha consentito di sgominare due organizzazioni di narcotrafficanti, quella appunto dei Tamarisco e una più piccola, con 4 persone coinvolte, che fa capo a Francesco Matrone, 33 anni, che insieme a un campano, un trevigiano e uno sloveno, sempre avendo Torre Annunziata come base logistica, importava dalla Spagna hashish grazie a corrieri. Sono state 34 le misure cautelari eseguite dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Napoli. L’operazione, coordinata dalla Dda del capoluogo campano, ha permesso di sgominare la rete del clan Tamarisco, il cui reggente – Bernardo Tamarisco, 44 anni, costretto sulla sedia a rotelle per un agguato subito negli anni ’90 – malgrado fosse agli arresti domiciliari coordinava, secondo l’accusa, un intenso traffico di cocaina, in particolare proveniente dall’Ecuador. A finire nei guai anche A.L., 76enne napoletano ma da anni residente a Capaccio. Era, per gli inquirenti, insospettabile e, per la legge, incensurato. L’uomo, titolare di un’azienda che commercializza prodotti alimentari insieme ai familiari, è finito in cella, a Poggioreale, con l’accusa di essere il cassiere del clan torrese dei Tamarisco, ritenuto dagli investigatori al vertice di un sodalizio criminale che gestiva un ingente traffico di cocaina e hashish dal Sudamerica, con la sostanza stupefacente che, grazie ad un affiliato in Ecuador, veniva riversata a fiumi nelle province di Napoli e Salerno.

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