Camerota, migliora ancora la percentuale della raccolta differenziata

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Camerota, migliora ancora la percentuale della raccolta differenziata

Migliora ancora la percentuale di raccolta differenziata del comune di Camerota. Il 2014 si è chiuso con il dato medio del 56% con un incremento del 6% rispetto al 2013 quando il comune costiero cilentano si era attestato a dicembre  al 50,12% di media annuale. Il primo aggiornamento del 2015 attesta la percentuale di differenziata del comune cilentano al 64,07%. L’obiettivo del 65% previsto dalla legge è quindi ormai ad un passo. Un risultato che soddisfa l’amministrazione comunale. Se nel 2013 la percentuale di raccolta differenziata era stata sempre al di sopra del 50%, l’anno appena concluso ha fatto registrare un passo in avanti significativo. «I risultati sono sempre frutto del lavoro di squadra – commenta il consigliere delegato all’Ambiente, Ciro Troccoli -. Il primo ringraziamento va naturalmente ai cittadini che hanno risposto alla nostra richiesta di collaborazione. E poi a tutti i lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti e ai collaboratori dell’ufficio Ambiente. La scelta di potenziare la raccolta dell’umido in tutti i quartieri ha dato i primi visibili risultati. E – ha continuato il delegato all’Ambiente – considerato che tale iniziativa è partita a marzo 2014 è evidente che ci sono margini di miglioramento. Siamo il comune premiato nel 2014 dal Corepla e Legambiente come miglior raccolta differenziata della plastica del sud Italia per cui abbiamo il dovere di porci obiettivi sempre più ambiziosi». Per un comune a vocazione turistica che subisce la variazione dell’incremento estivo non è stato semplice aumentare la percentuale di raccolta differenziata. Soprattutto nei mesi di maggior affluenza turistica la gestione del sistema di raccolta diventa molto complessa.

«Tuttavia – commenta Troccoli – siamo molto soddisfatti. Alcune decisioni, come l’introduzione della raccolta notturna nei paesi interni durante i mesi estivi, hanno permesso una complessiva riorganizzazione e miglioramento del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” unitamente ad un risparmio dei costi sul nolo del mezzi. Sono stati  modificati anche alcuni contratti, come quelli della raccolta del ferro, che oggi prevedono una premialità per il comune. Per l’immediato futuro stiamo lavorando alla realizzazione di nuovi servizi per la raccolta “porta a porta” e per rendere più efficiente il servizio all’isola ecologica. Oltre ad una pesa per verificare l’esatto quantitativo dei rifiuti in uscita, e quindi un maggior controllo sui costi di smaltimento, abbiamo già ottenuto un finanziamento di 25 milia euro  per l’acquisto di attrezzature per la gestione dei rifiuti elettronici, tra cui un automezzo. Inoltre, ci tengo a ricordare che finalmente il settore Ambiente è riuscito a produrre anche iniziative per la riduzione dei quantitativi ed incentivi per lo smaltimento dei rifiuti speciali come dimostrato con la realizzazione della prima casa dell’acqua e l’istituzione dello sportello infoAmianto e del relativo registro comunale». 

La raccolta differenziata richiede una continua campagna di sensibilizzazione della cittadinanza. Oltre alle attività di comunicazione per incentivare la  selezione domestica dei rifiuti, sono stati introdotti altri elementi innovativi riguardanti azioni per la tutela ambientale. «E’ vero – sottolinea Ciro Troccoli – l’installazione degli eco-dog e di circa 40 posacenere stradali, unitamente ai cartelli di avviso, oltre a rappresentare un servizio per l’utenza volevano avere un significato anche simbolico: far capire alla cittadinanza che è giusto avere dei servizi ma non è possibile installare un posacenere ogni metro, e quindi che in nessun modo è giustificato buttare una carta a terra, piuttosto che un cicca con la scusa di non avere un contenitore a portata di mano. Ogni volta che lo facciamo produciamo un danno al territorio e quindi a noi stessi. Il nostro obiettivo principale – ha concluso il consigliere delegato all’Ambiente – resta la completa revisione, al ribasso, dei costi di gestione del servizio di igiene urbana. Dopo due anni e mezzo di lavoro abbiamo creato finalmente le condizioni per arrivare alla riduzione della spesa e quindi della relativa tassa sulla spazzatura».

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