Silenzio, l’autore del femminicidio e del post scandalo su Facebook non parla: oggi un nuovo interrogatorio

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Silenzio, l’autore del femminicidio e del post scandalo su Facebook non parla: oggi un nuovo interrogatorio

E’ in carcere con l’accusa di omicidio volontario dopo aver ammazzato, domenica sera, con almeno dieci coltellate la ex moglie. Ma a puntare i riflettori della cronaca sull’ennesimo femminicidio è anche la pubblicità data su Facebook al delitto: Cosimo Pagnani ha infatti scritto sulla sua pagina del social network  due frasi rivolte alla donna che aveva appena ucciso. «Sei morta troia», che nel giro di una nottata ha raccolto oltre 350 ‘mi piace’ e 400 condivisioni, e «Vi do la felice notizia per mano mia è morta quella grandissima troia di nome Mariangela D’Antonio». Prima che il profilo venisse cancellato, gli utenti che non avevano tra gli amici Cosimo potevano visualizzare solo il primo post, l’altro era stato pubblicato in forma privata, riservata agli amici. 

Chi lo ha incontrato tra domenica notte e lunedì sera lo descrive molto freddo, controllato. Cosimo Pagnani, 32 anni, originario di Scorzo, frazione di Sicignano degli Alburni, nel tardo pomeriggio di domenica ha ferito a morte la ex moglie, Maria D’Antonio, 34 anni. Il delitto è avvenuto a Postiglione, presumibilmente in un raptus di violenza al termine dell’ennesima lite tra i due per motivi legati al mantenimento della loro unica figlia di quasi 8 anni. Tutta la vicenda, secondo i rilievi, è avvenuta all’interno dell’abitazione della donna, in una stanza che fungeva da soggiorno-ingresso dove vi è anche un angolo cottura. La vittima ha urlato e sono state proprio quelle urla a far insospettire il padre e il fratello che abitano nella casa di fianco, una bifamiliare che si trova in una vallata lontana dal centro cittadino. All’arrivo dei carabinieri l’uomo si è fatto trovare sotto il portico, mentre cercava di tamponarsi una copiosa ferita al ginocchio conseguente alla colluttazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Postiglione giunti insieme a quelli del nucleo operativo del comando di Eboli, diretto dal capitano Alessandro Cisternino. Di sicuro la piccola figlia della coppia, Martina, si trovava nella casa del nonno materno e non ha assistito all’omicidio della madre. 

Dalle immagini pubblicate su Facebook si intravede il profilo di Cosimo Pagnani: le partite di caccia, le mangiate con gli amici, il nuovo piercing, il suo amato paese Scorzo, frazione di Sicignano degli Alburni, e la sua adorata figlioletta che si era portato con sè in Germania dove si era recato per lavoro pochi mesi fa. Dopo la medicazione per una ferita al ginocchio all’ospedale di Eboli è stato trasferito al carcere di Fuorni. L’operaio è indagato per omicidio: fino a lunedì non ha risposto alle domande. E’ rimasto freddo e impassibile. Oggi, martedì, sarà sottoposto all’interrogatorio dinnanzi al gip di Salerno. A difenderlo l’avvocato Carmine Monaco.

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