Elezioni comunali Camerota: basta proclami. Alla conta i cittadini per la democrazia, la responsabilità, la serietà

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Elezioni comunali Camerota: basta proclami. Alla conta i cittadini per la democrazia, la responsabilità, la serietà

Riunita in un’assise un numero importante di cittadini che apre il dibattito sulle future elezioni comunali durante un primo incontro pubblico verso la campagna elettorale.

Circa un centinaio le persone intervenute alla prima discussione politica preparatoria al consenso elettorale, che si è tenuta presso Cala Blanca nel pomeriggio di giovedì 2 febbraio. Padri di famiglia, giovani e donne, si sono riuniti intorno ad un tavolo di discussione democratica. Tra gli invitati presenti, alcuni politici della scorsa amministrazione, Francesco Leo, Mario Scarpitta, Giosuè Saturno, Domenico Saturno, i fautori del dissenso che ha fatto cadere l’ex sindaco Bortone.

La riunione, sollecitata da molti dei presenti, ha avuto il significato di un incontro tra persone pronte a sedersi insieme per ascoltare qualcosa di diverso dai soliti proclami, per intendere che un progetto nuovo va costruito insieme, va condiviso, va discusso e animato. Lontana dai vari orientamenti politici, la discussione è stata condotta da un unico ragionamento  rivolto alla risoluzione della grave condizione in cui versa l’economia del comune di Camerota, (circa tre milioni di euro di debiti) che per questo merita persone che si mettano in gioco a livello politico e amministrativo in modo discontinuo da quanto si è verificato fino ad oggi, cioè sotto il segno della responsabilità, del rispetto delle regole e degli altri.

Varie le dichiarazioni fra i politici presenti all’incontro, ci sarà chi si metterà a disposizione del gruppo per come meglio si riterrà fare, impegnandosi comunque nel sostegno del progetto, mentre c’è stato chi pubblicamente ha preso distanza da una sua entrata diretta a livello elettorale, senza tralasciare però un suo massimo impegno, altri  invece si sono resi disponibili in prima persona, come hanno detto, ‘a portare avanti un progetto nuovo che è un diritto, dopo aver subito come cittadini, maltrattamenti immeritati’.

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