Condutture idriche colabrodo e Cilento senz’acqua, tanti i disagi. Consac: «Necessario intervento drastico»

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Condutture idriche colabrodo e Cilento senz’acqua, tanti i disagi. Consac: «Necessario intervento drastico»

Le condutture idriche del Cilento sono un colabrodo, da mesi i comuni del Cilento della condotta del Faraone continuano a restare senz’acqua. Guasti improvvisi e disagi sono all’ordine del giorno e con l’arrivo dell’estate la situazione tende a complicarsi. «Come ampiamente preannunciato a Regione Campania, Protezione Civile e Comuni interessati, – ha spiegato la Consac spa in una nota – l’inizio della stagione estiva ha coinciso con una recrudescenza delle rotture della condotta adduttrice ‘del Faraone’.In particolare, ai preposti uffici regionali è stato pure inoltrato, nel 2008 mediante il ‘Parco Progetti Regionale’ e nell’anno in corso mediante l’Accelerazione della spesa, il progetto per la sostituzione del tratto più obsoleto della condotta idrica, per ottenere, senza alcun esito, il relativo finanziamento. Sta di fatto – continua la società -che, dopo ripetute rotture che hanno interessato l’adduttrice “Faraone” negli ultimi fine settimana, una nuova improvvisa e grave rottura è stata registrata anche nella notte scorsa». 

Intanto, diversi comuni tra Celle di Bulgheria e Omignano, sono rimasti oltre 12 ore senz’acqua. I centri abitati interessati da carenza idrica di mercoledì 2 sono Celle di Bulgheria, Roccagloriosa, Torre Orsaia, San Giovanni a Piro, Centola, Pisciotta, Ascea, Vallo Scalo, Casalvelino, Acciaroli, Mezzatorre, Montecorice, Omignano Scalo. «Le attività di riparazione – spiega Consac – che la nostra società effettua, comunque, col massimo impegno e solerzia,  possono ridurre la durata dei disagi, ma non possono evitare che la carenza idrica si verifichi a danno di un notevole numero di utenze, peraltro attualmente accresciute per la presenza turistica».

«Le ripetute rotture dell’adduttrice ‘Faraone’ – si legge nella nota – dimostrano in maniera palese come la condotta idrica sia ormai al collasso e versi in condizioni prossime alla ingestibilità, nonostante gli sforzi operativi che la nostra società caparbiamente pone e porrà ancora in essere. Particolare preoccupazione desta il tratto di tubazione ubicato in località Coste di Fiumicello, in territorio di Pisciotta, dove l’eccezionale erosione costiera ha posto la condotta idrica praticamente a ridosso della battigia, con il forte rischio di collasso in caso di mareggiate. In realtà, – ha concluso – solo un intervento drastico di sostituzione dell’adduttrice potrà evitare disagi che, per il futuro, con l’ulteriore degradamento del sottoservizio, sono destinati a subire un ulteriore significativo incremento». 

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