Strage Sassano, Paciello rischia massimo 15 anni. Procuratore a Rai 2: «Video incidente è impressionante»

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Strage Sassano, Paciello rischia massimo 15 anni. Procuratore a Rai 2: «Video incidente è impressionante»

Mentre il gip del tribunale di Lagonegro, Lucia Iodice, convalidava in ospedale il fermo di Paciello, riformulando però l’ipotesi di reato da omicidio volontario a omicidio colposo plurimo aggravato, il pm Vittorio Russo era in collegamento telefonico con la trasmissione di Rai 2 ‘I fatti vostri’. La prima ipotesi era stata avanzata proprio dal pubblico ministero, ma è stata derubricata dal giudice. Ora Paciello è accusato di omicidio colposo plurimo e per lui è stata stabilita la misura cautelare degli arresti domiciliari che dovrà scontare nel reparto dei detenuti dell’ospedale di Salerno. 

Perchè?La derubricazione è avvenuta forse perché si è ritenuto che il giovane, quando si è messo alla guida, non avesse l’intenzione di causare un incidente mortale. Nel tragico sinistro hanno perso la vita Daniele Paciello, 19 anni, Giovanni Femminella, 16 anni, e suo fratello Nicola, 22 anni, e a Luigi Paciello, 15 anni, fratello di Gianni.

Cosa rischiava prima e cosa rischia ora Con l’omicidio volontario plurimo, il 22enne avrebbe rischiato anche l’ergastolo. O comunque una pena superiore ai 22 anni di carcere. Ora invece la sua posizione si attenua, anche dal punto di vista di una probabile pena. Secondo l’articolo 589 codice penale si applica la pena della reclusione da tre a dieci anni se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale da: soggetto in stato di ebbrezza alcolica. Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici. Quindi, alla luce del codice Paciello potrebbe rischiare al massimo quindici anni di carcere.

Il pm in televisione Vittorio Russo, procuratore capo del tribunale di Lagonegro, è accorso sul posto domenica pomeriggio subito dopo la strage. Ha ricostruito la tragedia con l’aiuto dei carabinieri di Sala Consilina e ha ordinato immediatamente l’arresto di Gianni Paciello colto in flagranza di reato. In collegamento telefonico Gianfranco Magalli, conduttore della trasmissione ‘I fatti vostri’, ha chiesto al procuratore come mai avesse formulato l’ipotesi di omicidio volontario e se si può fare. «E’ una questione squisitamente giuridica sulla qualificazione della fattispecie – ha spiegato Russo – c’è una forte giurisprudenza che tende a distinguere l’omicidio volontario con dolo eventuale dall’omicidio colposo sia pluriaggravato. Effettivamente la Cassazione tende a non confondere i due piani di riferimento. Quello che ci tengo a dire – sottolinea il pubblico ministero – è che comunque anche la previsione dell’omicidio colposo prevede una serie di aggravanti che porta la pena molto sopra ai 10 anni. C’è già stata da parte mia e da parte dei carabinieri che mi hanno coadiuvato una valutazione molto severa – rivela ancora l’inquirente – perchè come lei sa il giovane è stato arrestato nell’immediatezza preso in flagranza». A margine dell’intervista si è parlato anche di prevenzione e Russo sostiene che «deve correre di pari passo con la repressione». Infine il procuratore aggiunge: «Noi abbiamo un documento visivo dell’incidente, perchè vi erano delle telecamere, per cui abbiamo estrapolato un video che riprende esattamente l’incidente, ci sono dati oggettivi che serviranno nella vicenda processuale ma che potranno essere utili, io credo, per una campagna di educazione stradale perché è un documento – conclude – vi assicuro impressionante e avrà un impatto emotivo molto forte soprattutto per i giovani».

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