Albanella: indagini sulla vita privata dei due conviventi accoltellati

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Albanella: indagini sulla vita privata dei due conviventi accoltellati

Si scava nella vita privata di Armando Tomasino e Maria Lamberti, la coppia di conviventi barbaramente uccisi nel pomeriggio di ieri a Matinella, frazione di Albanella, piccolo centro della Piana del Sele, nel Salernitano.

I fatti
Uccisi da una sessantina di coltellate, come ha stabilito un primo esame del medico legale Giovanni Zotti, i corpi dei due sono stati scoperti nella tarda serata di lunedì dal figlio di Maria Lamberti, Dario, che aveva subito dato l’allarme. Armando Tomasino, 56enne di Altavilla Silentina, da anni residente a Matinella, era riverso nel cortile della sua abitazione in via Fravita, in un lago di sangue. All’interno della casa, a pochi metri dalla porta d’ingresso, c’era invece Maria Lamberti, 51enne originaria di Dragoni, in provincia di Caserta, anch’essa devastata da numerosi fendenti.

Le indagini
 Il sostituto procuratore Maria Chiara Minerva, dal tenente colonnello Francesco Merone, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Salerno e gli uomini della compagnia di Agropoli, diretta dal capitano Annicchiarico, si sono coordinati sulle indagini che sono scattate immediatamente a ritmo serrato e in poche ore sembra che alcune piste siano diventate prioritarie rispetto ad altre. Tra queste, potrebbe esserci la professione di Tomasino. L’uomo, infatti, svolgeva l’attività di ‘ferraio’, cioe’ raccoglieva rottami di ferro e rame per rivenderli. Ma anche la vita privata delle vittime è finita subito sotto la lente degli inquirenti. Una vita più volte messa a dura prova.

Le piste
Armando Tomasino, infatti, era padre di tre figli nati da un matrimonio poi naufragato, mentre Maria Lamberti, 51enne originaria di Dragoni, in provincia di Caserta, veniva anch’essa da una relazione travagliata, dalla quale erano nati Dario, oggi 21enne, e il secondogenito, oggi undicenne. Una vita difficile, e anche burrascosa. Nel 2005, infatti, proprio Armando Tomasino era stato il protagonista di una furiosa lite con il compagno della sua ex convivente, durante la quale aveva sparato un colpo di pistola ferendo il rivale ad una mano. In seguito, le forze dell’ordine avevano ritrovato nell’automobile del ‘ferraio’ una fucile con canne mozzate e numerose cartucce. Ma e’anche un’altra pista ad attirare l’attenzione degli inquirenti: nessuno, in paese, infatti, fa mistero dell’interesse di Tomasino per le donne. Un interesse che avrebbe potuto metterlo nei guai? Forse. Di certo, a Matinella la gente e’ sotto shock. A sconvolgere tutti, e’ stata la brutalità del duplice assassinio, anche perche’ dalle parole di chi lo conosceva, emerge il ritratto di un uomo gioviale, amico di tutti. ”Era sempre allegro ed era di gran cuore – spiega Rosa, titolare di un bar – .Non aveva vizi, non fumava e non beveva. Certo, gli piacevano le donne, ma a quale uomo non piacciono? Ha sempre fatto del bene a chi aveva bisogno”. Nelle prossime ore saranno nuovamente ascoltati dal magistrato e dalle forze dell’ordine alcuni parenti e amici delle vittime. Potrebbero emergere elementi nuovi e forse decisivi per la soluzione del caso.

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