Riflessioni di un lettore: «La tassa di soggiorno perchè non viene applicata nel Cilento?»

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Riflessioni di un lettore: «La tassa di soggiorno perchè non viene applicata nel Cilento?»

Le riflessioni di Domenico Funicello giungono in redazione, riflessioni sul turismo estivo e i vari problemi collegati vengono messi alla luce. Tassa di soggiorno e maggior controllo su coloro che vengono in “vacanza” nel Cilento.

«Qualche settimana fa ho avuto modo di ascoltare il sindaco del Comune di Montecorice, in piazza Amoresano in Ortodonico, frazione di Montecorice, che ha sciorinato tutta una serie di numeri, relativi a spese e costi, che fanno parte delle attività dell’ente, e ha fatto presente lo stato di difficoltà economica in cui il Comune versa, e ha espresso le possibile vie da perseguire per non far soccombere il Comune stesso.
Partendo da questo punto, ho fatto una mia personale analisi della faccenda, e ho riflettuto su uno dei cardini su cui si regge buona parte della provincia di Salerno, del Cilento in particolare, ossia il turismo.
In special modo a luglio e agosto, i paesi sul litorale vengono presi d’assalto da un notevole numero di villeggianti, e da un pò di anni a questa parte, da quando c’è internet un pò in tutte le case, e parecchie zone costiere del Cilento si fregiano della bandiera blu europea, molte persone puntano a passare le loro vacanze in questi posti.
Ebbene, questo vuol dire un notevole movimento di capitali, gli affitti sono abbastanza alti, e per famiglie di un certo numero di componenti vuol dire un esborso non indifferente per passare delle vacanze decenti.
Ora, noi sappiamo che chi dà in locazione appartamenti o camere, non solo non dichiara nulla al fisco, ma nemmeno al Comune, e stesso discorso vale per il conduttore, che si limita a contrattare il prezzo da pagare, magari paga in contanti e la cosa finisce qui.
Di questa maniera, chi affitta intasca “in nero” quel che riesce a ricavare dal suo appartamento, e alla fine della stagione estiva può fare i conti con una bella sommetta che è riuscito a mettere da parte dall’utilizzo turistico del suo immobile.
E il Comune cosa ci ha guadagnato? La comunità in genere che utile ne ha ottenuto da questi movimenti turistici?
In pratica nulla, anzi, le persone residenti che non hanno un appartamento da affittare, devono sopportare solo le cose negative che ciò comporta, vale a dire: sopportare eventuali carenze di acqua, disagi dovuti al fatto che chi è in vacanza sta in piedi fino a notte inoltrata con conseguente vociare e frastuono continuo che danneggiano il sonno di chi va a dormire presto, problemi connessi alla raccolta rifiuti, aumento a volte indiscriminato nei prezzi dei generi di prima necessità dovuti proprio al flusso dei vacanzieri, traffico moltiplicato per la presenza di tante persone in più e via di questo passo. Il comune, a sua volta, deve far fronte alle mutate necessità del proprio territorio, quindi deve rafforzare la presenza della polizia municipale con persone utilizzate a tempo determinato, gestire l’emergenza idrica, elettrica e dei rifiuti, dei parcheggi, delle infrastrutture in generale, e quindi deve far fronte a un esborso notevole di risorse finanziarie, e in tutto questo come si vede le uniche entità che ne avranno tratto vantaggi sono i proprietari che saran riusciti ad affittare il proprio immobile.
E allora, dico io, in considerazione del fatto che il governo uscente ha messo a disposizione e a discrezione dei Comuni la cosiddetta “imposta di soggiorno”, perchè non utilizzarla? Perchè continuare a far fronte a questi eventi senza nessun tornaconto?
Io credo, ma non è solo una opinione personale, che sia al locatore che al conduttore non farebbe eccessivo danno destinare una piccola somma (ci sono in tal senso delle tabelle ben definite) al Comune, che potrebbe così avvalersi di fondi di una certa consistenza per migliorare servizi e infrastrutture per tutta la comunità.
E oltre a ciò, argomento in cui non mi addentro oltre nelle specifiche angolazioni, dovrebbe esserci altresì un comportamento univoco di tutti gli attori, per denunciare alle autorità locali anche l’identità di tutte le persone che transitano e dimorano temporaneamente nei paesi di cui in specie, affinchè l’autorità di polizia sappia esattamente quali e quanti elementi sono presenti sul territorio, così anche la tranquillità generale ne avrebbe giovamento.
Su questi argomenti ci sarebbe da fare lunghi trattati, ma io voglio qui solo denunciare i fatti, aprire una finestra a future verifiche da parte di tutti coloro che potrebbero intervenire in merito, son sicuro che sarebbe una cosa positiva a tutti i livelli.»    

Domenico Funicello

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