Scandalo Regione, 53 consiglieri indagati per peculato: soldi spesi per giocattoli e tinture. Nomi e particolari

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Scandalo Regione, 53 consiglieri indagati per peculato: soldi spesi per giocattoli e tinture. Nomi e particolari

Blitz della guardia di finanza al palazzo della Regione Campania. I finanzieri entrano in consiglio regionale per notificare 53 inviti a comparire. Gli inviti sono stati consegnati a consiglieri ed ex consiglieri di palazzo Santa Lucia. Secondo gli inquirenti «i politici avrebbero utilizzato in maniera impropria i rimborsi della regione». Tra i destinatari degli inviti molti profili salernitani e del Cilento. Sempre secondo chi indaga sul caso «i consiglieri del Pdl avrebbero ritirato indebitamente l’89 per cento dei rimborsi, il Pd l’82 per cento, l’Idv il 95 per cento, il Nuovo Psi il per cento, l’Udc il 65 per cento. I pm sostengono che sono spariti senza motivo 1.218.449 euro, ai singoli consiglieri, e altri 456.648 euro come spese non documentate per il funzionamento dei gruppi. Il totale dei soldi «scomparsi» supera il milione e mezzo, con precisione 1.617.097 euro.

Le spese Dopo aver esaminato scontrini e fatture, il consulente della procura ha preparato un dossier per ciascun gruppo consiliare: materiale che, assieme a quello sequestrato ed elaborato dalla guardia di finanza, costituirà la base delle future valutazioni della procura. Il Pdl, per esempio, nel 2011 ha speso 3.400 euro per i giornali e 11.000 euro per bar e pasticceria; è di 35 euro lo scontrino di un’enoteca, mentre 190 euro sono serviti per ripianare un furto dalla cassa contanti. Il gruppo del Nuovo Psi ha speso denaro pubblico per giocattoli (9,80 euro), occhiali da vista, farmaci, articoli da regalo e sportivi, Cd, Dvd, sigarette (21,80 euro), abbigliamento (314 euro), prodotti per la cura e l’igiene della persone (203 euro, di cui tre per un flacone di tintura per capelli). Il Pd, sempre nel 2011, ha sovvenzionato tre televisioni private, per un importo complessivo di 14.500 euro, e ne ha spesi altri 3.000 per ’Big Fish’, la festa dei giovani democratici che si è svolta a Salerno. Alla società Kidea, che organizza campagne pubblicitarie, sono andati 30.000 euro. Diverso il caso dell’Idv, dove il 95 per cento dei fondi sono stati elargiti direttamente ai consiglieri e dunque il capogruppo non ha potuto giustificare alcuna spesa. I capigruppo in consiglio regionale che decideranno di accogliere l’invito a presentarsi notificato loro questa mattina saranno interrogati a partire dalla prossima settimana direttamente dal pm. I consiglieri, invece, saranno ascoltati dalla guardia di finanza, alla quale potranno presentare eventuali ricevute, fatture o scontrini che servano a giustificare l’impiego del denaro per il funzionamento dei gruppi.

Il governatore Tra i pochi a non essere indagati nell’ambito dell’inchiesta sui fondi destinati al funzionamento dei gruppi regionali in Campania c’e’ il presidente Stefano Caldoro. Complessivamente sono sette i consiglieri regionali che non sono indagati nell’ambito dell’indagine condotta dalla procura di Napoli diretta dal procuratore aggiunto Francesco Greco. I fondi destinati al funzionamento dei gruppi sono stati utilizzati tra l’altro per spese di ristorante, per comprare sigarette e addirittura per l’acquisto di giocattoli. Tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale sono rimasti coinvolti: Pd, Nuovo Psi, Pdl, Idv, Udc, Udeur, Noi Sud. Idv e Udeur sarebbero i gruppi di testa che avrebbero più di ogni altro utilizzato i fondi in maniera ingiustificata. Da giorni in consiglio regionale si attendeva con terrore l’esito delle indagini della procura.

Le indagini L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e svolta dal pm Giancarlo Novelli, riguarda uno dei filoni di indagine sul presunto uso improprio dei fondi corrisposti a gruppi consiliari o a singoli consiglieri. In particolare gli avvisi emessi oggi si riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012 nell’ambito dei fondi per il «funzionamento dei gruppi». Secondo l’ipotesi accusatoria gli indagati si sarebbero appropriati delle somme non utilizzandole per spese legate all’attività istituzionale. Gli inviti a presentarsi per rendere interrogatorio – come spiegano fonti giudiziarie – sono necessari all’accertamento delle eventuali responsabilità: ai consiglieri indagati, in assenza di una documentazione sulle spese (l’erogazione dei fondi infatti non prevede la presentazione di ricevute o di qualsiasi «pezza d’appoggio»), verrà chiesto infatti si chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto

I nomi Questi i consiglieri regionali salernitani destinatari degli avvisi della Procura che dovranno spiegare come hanno speso le somme di denaro ottenute:

  • Giovanni Baldi (Udc): 15.477,50
  • Dario Barbirotti: (ex Idv): 37.484,26
  • Luigi Cobellis (Udc): 29.008
  • Giovanni Fortunato (Lista Caldoro): 20.151
  • Monica Paolino (Pdl): 19.801
  • Anna Petrone (Pd): 11.300
  • Donato Pica (Pd): 11.800
  • Antonio Valiante (Pd): 11.300
  • Gianfranco Valiante (Pd): 11.300
  • Eva Longo (Pdl – ex consigliera regionale): 27.991

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