Ombrelloni abusivi sulle spiagge libere: «Non si riesce ad arginare il fenomeno»

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Ombrelloni abusivi sulle spiagge libere: «Non si riesce ad arginare il fenomeno»

Nel mese di luglio dello scorso anno oltre 30 uomini della capitaneria di Porto di Agropoli hanno sequestrato oltre 2 mila ombrelloni e sdraio collocati abusivamente sulle spiagge della zona cilentana. La scorsa settimana vi è stata un’azione sinergica contro gli occupanti abusivi delle aree demaniali da parte dei carabinieri e degli uomini della guardia costiera, coordinati dal tenente di Vascello Florio.

Durante la notte i militari hanno rimosso e sequestrato circa 730 ombrelloni lasciati abusivamente in spiaggia. Solo sequestrare non basta, bisognerebbe identificare e multare i trasgressori, solo così si può debellare il fenomeno e colpire duramente chi lascia gli ombrelloni in spiaggia riservandosi un diritto di prelazione. Basterebbe colpirne pochi per ripristinare la legalità. Quest’anno, a causa della forte crisi economica, il fenomeno dell’occupazione abusiva delle spiagge si è ulteriormente aggravato.

Vi sono dei piccoli siti, come quello di Punta Licosa, dove nella scorsa domenica si sono registrati dei litigi tra gli abusivi e i poveri pendolari, impossibilitati a mettere anche un solo ombrellone sulla spiaggia. Non sono mancati momenti di tensione tra chi vorrebbe legittimamente fruire di un piccolo lembo di spiaggia e i prepotenti di turno. Questa situazione incide negativamente anche sull’economia locale,che non può avvalersi della presenza  di chi preferisce il mordi e fuggi.

Alcuni operatori riferiscono che vi  sono persone che da anni  mettono sulla spiaggia libera  i propri ombrelloni nel mese di aprile e li rimuovono a fine settembre. Difendere le spiagge libere è il blog aperto su facebook,tanti i contatti negli ultimi giorni dove vengono segnalati gli abusi. «Vorrei poter usufruire di una spiaggia libera con la certezza che nessun abusivo mi priverà di questo elementare diritto», sono le prime parole che si possono leggere visitando il blog.

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