Cilento, scopre il tradimento e picchia la moglie: il tribunale lo assolve

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Cilento, scopre il tradimento e picchia la moglie: il tribunale lo assolve

Una coppia è finita in tribunale per una storia di tradimenti e botte. A denunciare i fatti è la moglie di un quarantenne di San Nicola di Centola, oggi assolto dal tribunale di Vallo della Lucania dall’accusa di violenza sessuale ai danni della donna. A decidere per l’assoluzione è stato il giudice Fabio Lombardo che ha assolto l’imputato per il reato di violenza sessuale ma lo ha condannato per gli altri reati. «Condanna che sarà sicuramente appellata», ha commentato il legale dell’uomo, l’avvocato Antonella Palladino (in foto).

I fatti risalgono ad un anno fa, quando l’uomo avrebbe scoperto una relazione extra coniugale della moglie. «Dopo un primo momento di sconcerto, il perdono e la riappacificazione tra i coniugi. – spiega il legale – Ma era solo una farsa da parte della moglie. A distanza di circa un mese il marito viene a conoscenza dell’ennesimo tradimento. Così, in preda ad un raptus di rabbia e gelosia, ha schiaffeggiato violentemente la moglie, procurandole lesioni ad un occhio». A questo punto la donna va via di casa portando con sé i figli minori e denunciando il marito per lesioni, minacce e maltrattamenti. A distanza di circa 20 giorni, un’altra denuncia per violenza sessuale. Così il marito viene raggiunto da misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna ed il primo settembre arriva la notifica dell’avviso di fissazione del giudizio immediato.

Il capo di imputazione è grave. L’avvocato Palladino, del foro di Salerno, chiamata a difendere l’uomo, nelle sue indagini prova a ricostruire quanto accaduto. Ascolta una decina di persone informate sui fatti, acquisisce i tabulati telefonici relativi al periodo della contestata violenza sessuale, oltre a una serie di ulteriori documenti. Alla fine si propende per il giudizio abbreviato, celebrato innanzi al giudice Lombardo del tribunale di Vallo della Lucania, che ha assolto l’imputato per il reato di violenza sessuale. Ora in appello il legale chiederà di rivedere la condanna per gli altri reati ascritti.

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