Arresti forestale, nella rete degli inquirenti finiscono altri 5 sospettati

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Arresti forestale, nella rete degli inquirenti finiscono altri 5 sospettati

C’è altro intorno all’arresto dei comandanti della forestale di Foce del Sele. La macchia d’indagine si espande e nella rete del sostituto procuratore Cardea finiscono altri cinque indagati. Nella giornata di oggi 5 ottobre, i coniugi Marta Santoro e Antonio Petillo (nella foto) accusati di concussione e tentata concussione, dovranno presentarsi davanti al gip dopo la seconda notte di carcere a Fuorni.

L’indagine si allarga Sono trapelate voci secondo le quali sarebbero almeno altre cinque le persone iscritte nel registro degli indagati dalla procura salernitana. Cinque insospettabili. Gli inquirenti per il momento mantengono riservati i nominativi visto che le indagini sono ancora in corso.

Denunce per concussione Per il momento sono quattro le denunce presentata alla Procura da parte di imprenditori di diversi settori. Sono rivolte quasi tutte all’indirizzo della Santoro, persona conosciuta a Capaccio più del marito. In mano al pm sono finite anche diverse intercettazioni telefoniche: in particolare una conversazione  al cellulare dove si sarebbe parlato di una somma di denaro pari a 2mila euro, presumibilmente da ritirare presso la sede di uno degli imprenditori che ha denunciato il fatto.  

Carcere o domiciliari? I due coniugi, difesi dagli avvocati Antonello Natale e Domenico Guazzo, avranno modo di difendersi e spiegare le loro ragioni durante la fase degli interrogatori di garanzia, che si terranno sempre nella giornata di oggi 5 ottobre. Intanto, i due avvocati stanno preparando le strategie difensive. Altri imprenditori stanno prendendo coraggio nel denunciare quello che si starebbe configurando come un vero e proprio sistema di mazzette mirate: nel pomeriggio di ieri 4 ottobre, infatti, un altro proprietario di un’attività ricettiva avrebbe bussato alla porta del pm Cardea per denunciare le richieste di tangenti presumibilmente subite.

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