Cilento, aumento imposta concessioni demaniali: Regione blocca la richiesta

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Cilento, aumento imposta concessioni demaniali: Regione blocca la richiesta

C’è forse ancora una possibilità per gli operatori turistici balneari del Cilento. I proprietari di strutture a concessione demaniale, restano in attesa di ricevere notizie dalla Regione in merito alla richiesta, avanzata nei mesi scorsi, di annullare la legge che prevede l’aumento del 100% della tassa regionale sui canoni di concessione del demanio marittimo per uso ricreativo e turistico.

Il provvedimento appartiene alla regione Campania ed è unico in Italia. Una decisone che rischia di mettere in ginocchio piccole e medie imprese, condotte il più delle volte a livello familiare. I politici campani sono gli unici che hanno previsto la legge che aumenta l’imposta sulle concessioni facendola lievitare dal 10% dell’anno 2011 all’attuale 100%. Le altre regioni italiane che affacciano sul litorale costiero, hanno imposto le concessioni tra il 10% fino ad un massimo del 30% di incremento. Lo scorso mese di dicembre, gli operatori del settore avevano fatto montare la protesta della Fiba Confesercenti Salerno che aveva sollecitato l’incontro con i vertici regionali. Diversi gli incontri tra le parti a Palazzo Santa Lucia dai quali è venuta qualche rassicurazione mentre  si resta in attesa di una comunicazione ufficiale.

Se nel caso dovesse arrivare l’ufficialità dell’abrogazione della norma, sarà annunciata dal Consiglio regionale che, nel farlo, dovrà tenere in considerazione anche le istanze presentate da alcuni consiglieri che sollecitano un provvedimento che venga incontro alle esigenze dei concessionari. Ad essere interessate, in provincia di Salerno, le fasce di litorale comprese tra Positano e Paestum, Agropoli e Palinuro, Camerota e Sapri.

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