Incendio al Comune di Camerota, quasi esclusa la pista dolosa: giovedì riapre il municipio

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Incendio al Comune di Camerota, quasi esclusa la pista dolosa: giovedì riapre il municipio

Il problema sul rimpasto della giunta a Camerota pare essere terminato. Il sindaco Antonio Romano ha ridistribuito le deleghe ai consiglieri mantenendo la gestione delle due società pubbliche comunali: parcheggi e porto. La maggioranza sembra aver trovato la stabilità necessaria per affrontare la stagione estiva. Rinforzati molti incarichi, ma ora c’è da risolvere il problema del rogo che ha colpito il Comune giovedì scorso. L’aula consiliare è andata distrutta e sui fatti indaga la magistratura. Anche se, indiscrezioni delle ultime ore, pare abbiano rivelato che l’entità del rogo sia di natura accidentale.

FOTO – INCENDIO AL COMUNE

Ultime notizie Domani, giovedì, riapre il municipio ai cittadini. In questi giorni la sede è stata occuppata solo dall’amministrazione e dai funzionari che hanno lavorato all’interno degli uffici non coinvolti nell’incendio. Alcuni tecnici comunali hanno effettuato diversi sopralluoghi per verificare l’agibilità dello stabile. Sono state tinteggiate le pareti e ripristinati la maggior parte degli ambienti maleodoranti e anneriti soprattutto dal fumo. L’odore forte di bruciato, però, si avverte ancora nell’edificio. Intanto, domenica alle ore 9, ci sarà il consiglio comunale. Maggioranza e opposizione dopo alcuni giorni infuocati caratterizzati da botta e risposta sia da una parte che dall’altra, si incontreranno nella scuola media di Camerota, all’interno dell’ex sede del Comune.

FOTO – AULA CONSILIARE SEQUESTRATA

Le indagini Nonostante tutto proseguono le indagini da parte della magistratura di Vallo della Lucania. Il pubblico ministero Renato Martuscelli non ha nominato ancora il perito di parte per motivi strettamente legati alla natura del rogo. Secondo le ultime notizie trapelate dagli uffici degli inquirenti, pare che l’incendio provenisse dall’alto e quindi sarebbe di natura accidentale. Sono solo ipotesi, anche perchè l’inchiesta non è stata ancora archiviata e l’aula consiliare resta sotto sequestro a disposizione degli investigatori. «Se ci fate caso – ha rivelato un tecnico comunale al giornale del Cilento – le porte antipanico sono incendiate dall’alto verso il basso e quindi le fiamme provenivano dai fili elettrici del soffitto e non dal pavimento».

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