Giro di banconote false nel Vallo di Diano, sequestrati 2mila euro: nei guai 58enne di Sala

Non è il primo caso nel Vallo di Diano, già a febbraio alcuni commercianti avevano chiesto maggiori controlli ai colleghi nei pagamenti in contanti, soprattutto con banconote dal taglio di 50 e 100 euro. All’inizio sembrava un caso isolato, poi le segnalazioni e quindi le indagini da parte dei carabinieri. Segno che il fenomeno si sta espandendo. Parliamo di un giro di banconote false in circolazione nel Vallo di Diano. Dopo una serie di controlli attivati per combattere il giro di soldi falsi, i carabinieri della stazione di Sala Consilina hanno arrestato D.G. di 56 anni, del posto. I militari della stazione locale insieme ai carabinieri del nucleo operativo radiomobile, alle prime luci dell’alba di giovedì hanno fatto irruzione in un appartamento dove hanno trovato più di 30 banconote da 50 euro e altre da 100, risultate false. Durante il controllo, poi, sono state trovate anche 3 polizze assicurative falsificate, 8 assegni in bianco e 235 dvd pirata. Il tutto è stato posto sotto sequestro e per l’uomo sono scattate subito le manette. Ora è agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria di Lagonegro.

Un danno all’economia, ecco come riconoscerle Le forze dell’ordine forniscono validi consigli rispetto al controllo di banconote e monete in euro. Secondo alcuni dati le più falsificate sono quelle da 50 euro e 20 euro. Nelle banconote sono una serie di elementi che possono indicare la genuinità di una banconota. Tra questi il nome della valuta, la filigrana, la bandiera dell’Europea, la firma del Presidente della Banca centrale europea, i disegni, ma anche lo spessore. Nelle monete, invece sono determinanti, il peso, la stampa, il materiale, eventuali cerchi concentrici nel metallo e il colore stesso. Le forze dell’ordine spiegano che ci sono quattro regole base per evitare di essere fregati da un falso: toccare, guardare, muovere, controllare. «È importante verificare tutte le caratteristiche di sicurezza confrontando se possibile – spiegano i carabinieri – la banconota sospetta con un’altra sicuramente non falsa».

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