Vallo di Diano. A volte capita di dover esprimere cordoglio. A volte capita di dover dire alcune cose e di scivere in versi

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Vallo di Diano. A volte capita di dover esprimere cordoglio. A volte capita di dover dire alcune cose e di scivere in versi

Con il presente comunicato esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia dello scomparso Concenzio Verrocchi e affrontiamo il tema della necessità del coraggio della denuncia.

Esprimiamo cordoglio, come associazione, alla moglie di Concenzio Verrocchi, defunto ieri all’ospedale di Roccadaspide. A volte capita alla nostra associazione di sentire il bisogno di intervenire con una vicinanza anche umana a persone che non conosciamo se non per i racconti che tutta la stampa locale, in maniera davvero encomiabile, ha seguito la vicenda. La stampa locale, in questo caso, ha voluto far capire al cittadino, succubo troppo spesso di truffe e raggiri, che ci sono molte persone che si battono per la giustizia, per la verità, per l’equità sociale.   

 La vicenda era venuta fuori per la coraggiosa e determinata denuncia effettuata dalla moglie, che ha dovuto pagare, per quanto risulta dal suo racconto, ben 750€ di noleggio di un’ambulanza privata per il trasporto del marito dall’Ospedale di Polla a quello di Roccadaspide. La signora ha infatti dichiarato a Uno TV il 5 agosto scorso: “Mi sento presa in giro e truffata. Ho l’impressione che si sia messa in piedi una vera e propria organizzazione. Spero soltanto che ci sia un modo per riavere almeno una parte della somma che ho sborsato”.

Con questo comunicato vorremmo dire alcune cose. Innanzitutto, che la determinazione della sig.ra Verrocchi è da ammirare. Le sue parole, fossero anche espresse in un momento familiare difficile, ci fanno capire quanto valga la denuncia ferma, secca, immediata. Perché? Perché la denuncia evita le cancrene sociali quali l’usura, il racket, la corruzione, la deturpazione del paesaggio e con esso l’insorgere delle malattie ascrivibili all’inquinamento ambientale. E’ vero, come cittadini siamo deboli e ci dicono, spesse volte, che diamo fastidio se parliamo, dicendo verità a volte scomode. Ma resta, pur tuttavia, quella verità scritta sugli atti ufficiali che forse non si vuole si sappia.

In questi giorni di agosto, pensando liberamente, ho composto una “poesia sociale”. Vorrei dedicarla alla Sig.ra Verrocchi per dirle che l’ammiro per il coraggio che ha mostrato nell’accudire il marito negli ultimi giorni della sua esistenza e nel combattere una giusta battaglia. Il suo caso è rivoluzionario per la nostra vallata; sono quelle piccole rivoluzioni quotidiane che la gente semplice sa fare nel suo onesto vivere da cittadini probi. Adesso l’auspicio è che tutte le indagini possano presso portare ad una verità ufficiale su quanto accaduto.

AVVOLTOI

Volteggeranno infine su nuovi spazi
oppure resteranno ancora, tenacemente,
a fissar dall’alto con lo sguardo i resti
che sollievo han dato all’eterna fame?

Volteggeranno allora sopra altre carcasse
di più grasse creature che sembran create
apposta da un fattore iniquo per saziare
l’ingordigia smodata di predatori in volo?
Roberto De Luca

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