Politiche 2013, l’amarezza di Gianfranco Valiante: «Lo spirito delle primarie stravolto nella composizione delle liste in Campania»

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Politiche 2013, l’amarezza di Gianfranco Valiante: «Lo spirito delle primarie stravolto nella composizione delle liste in Campania»

Amareggiato Gianfranco Valiante, consigliere regionale che ammette di avere  accolto ‘le primarie’ del PD quale strumento autentico di democrazia che affidasse realmente alla collettività la scelta dei propri rappresentanti in seno al parlamento e, dunque, restituisse, nella pervicace determinazione dei partiti politici di non riformare il porcellum la estirpata sovranità al popolo.

Dichiara Valiante nella sua invettiva: «Lo spirito delle primarie quale strumento di democrazia, invero, abusato e tradito è stato addirittura stravolto nella composizione delle liste in Campania. Tanto che, sia quelle per la camera dei deputati che quelle per il senato della Repubblica, annoverano soggetti – certamente non personalità e neppure persone autorevoli – estranei e sconosciuti al territorio e utilmente collocati in posizione per essere eletti. Si è tradito lo strumento democratico, si consolidano vecchie logiche, si ritiene – cosa più grave – di poter ancora abusare della credulità popolare e raggirare gli avviliti e nauseati cittadini. Anche a nome di tante donne ed uomini, rivolgo il mio appello al segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani affinchè  riveda la composizione delle liste in Campania evitando di mortificare chi, giorno per giorno, spende la propria esistenza in direzione del bene comune, evitando di gratificare i ‘soliti e non meritevoli noti’, evitando di raggirare ancora  i cittadini». Conclude il consigliere regionale: «Ognuno si assumerà le proprie responsabilità».

Sulla scia della polemica Nicola Landolfi, segretario provinciale del PD dichiara:
«Ci sono presenze significative e aperture che sono un segnale di rinnovamento che dobbiamo riconoscere e valorizzare – dichiara il segretario – ma ci sono anche blitz dell’ultima ora, colpi di coda e resistenze correntizie che, almeno per la Campania, possiamo ancora mettere in discussione prima della presentazione ufficiale delle liste».

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