Camerota, la lettera di un turista: «Cambiate mentalità oppure cambiamo la nostra meta estiva»
| di Luigi Martino
Riceviamo in redazione la mail di Antonio che da diversi anni si reca a Marina di Camerota per trascorrere le proprie vacanze estive. Antonio lamenta diversi comportamenti e aspetti di uno fra i paesi turistici più frequentati in Italia. Ecco la lettera:
«Lo slogan della nuova amministrazione comunale di Camerota in campagna elettorale era un’orologio che indicava l’ora, il minuto, il secondo dell’avvenuto cambiamento. In verità grandi cambiamenti non si sono notati, ma qualche eccellenza ironica si. Tra le più viste: vigili urbani giovani e belli che multavano a raffica turisti e cittadini, per poi lasciare parcheggiare sotto il proprio naso motorini e pannelli pubblicitari dei bar locali sulle strisce pedonali, in modo tale da costringere mamme con carrozzini e bambini al seguito, a passeggiare sulla strada destinata al transito veicolare a rischio della propria incolumità. E che dire dei bar aperti 24 ore su 24 che lasciano bivaccare e schiamazzare balordi clienti di passaggio per pochi cornetti, qualche partita al calcio balilla o di biliardo? Così calpestano il meritato riposo nel cuore della notte dei turisti e dei lavoratori del posto, i quali a causa degli estenuanti orari di lavoro nel periodo estivo riposano solo poche ore. Le mie educate proteste verso corpo dei carabinieri, vigili urbani, rappresentanti del comune non ha dato nessun esito. L’unica soluzione sarebbe esporre formale denuncia con seguito legale, ma mi chiedo mi conviene fare una battaglia privata e magari rimettere soldi e rovinare le vacanze di tutta la famiglia? Il risultato sarebbe ritornare a casa più stressati di prima. Mi auguro che nel prossimo futuro ci sia una crescita turistica soprattutto nella mentalità se consideriamo che il turismo è l’unica fonte di guadagno essenziale per una delle località marine più belle del nostro territorio. Vi ringrazio comunque vada».
Firmato Antonio e Patrizia
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