Massacra a morte la moglie per gelosia, occultato il cadavere con una carriola

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Massacra a morte la moglie per gelosia, occultato il cadavere con una carriola

Ha ucciso la moglie per gelosia massacrandola di botte e fracassandogli il cranio con una sedia. L’omicidio è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato in un isolato casolare di Castel Nuovo Cilento, a pochi metri dalla Cilentana, dove abitavano i due.

Per risalire al marito i carabinieri di Vallo della Lucania, insieme al nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno, hanno impiegato poche ore. Ieri sera, infatti, è stato arrestato Yordan Koled, operaio 45enne di origine bulgare, l’assassino di Violeta Ganeva, 48enne anche lei bulgara. L’autore del crimine, dopo aver consumato il reato, ha tentato di occultare il corpo della moglie trasportandolo con una carriola in un vicino bosco e ponendo al suo fianco anche la borsa della vittima, con all’interno i suoi documenti.

Le indagini sono state avviate nella mattinata di ieri a seguito di una segnalazione anonima ai carabinieri nella quale veniva segnalata la presenza del corpo senza vita di una donna in aperta campagna nel comune di Castel Nuovo Cilento, poco distante dalla Cilentana tra le uscite di Vallo Scalo e Pattano (Vallo della Lucania). Sul posto sono giunti i carabinieri di Vallo Scalo, i quali hanno constatato che la donna mostrava numerose ecchimosi e tumefazioni su tutto il corpo e, in particolare, una evidente ferita alla nuca. Poco dopo sono giunti i carabinieri di Vallo della Lucania è il personale tecnico specializzato del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno.

A seguito dei primi accertamenti, coordinati dal procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo e dal sostituto procuratore Valeria Palmieri, si è scoperto che la donna, che lavorava come badante, dimorava in Italia da tempo ed abitava, insieme al marito ed il figlio, poco distante dal luogo in cui era stato rinvenuto il suo cadavere.

Le indagini quindi sono state indirizzate verso l’abitazione familiare della vittima all’interno della quale, con l’ausilio della sezione investigativa di Salerno, sono stati trovati indizi in merito all’omicidio e tracce di sangue riconducibili alla vittima. Le indagini, quindi, si sono concentrate sui familiari della vittima e sulla ricostruzione delle ultime ore di vita della donna. 

Le liti con il marito Le indagini hanno portato alla constatazione che il rapporto tra i coniugi era conflittuale. Più volte le liti tra i due sono sfociate in aggressioni da parte del marito, violenze fisiche mai denunciate dalla donna, che aveva tentato di nascondere anche ai prossimi congiunti. 

La confessione A questo punto il principale indiziato è stato il marito. Rintracciato e fermato, il 45enne ha riferito ai carabinieri di aver lasciato la moglie a casa nelle prime ore della mattinata per recarsi al lavoro. La versione del marito è durata poco poiché l’indagato presentava sul corpo chiari segni di colluttazione e in particolare aveva una vistosa tumefazione alla mano. Quindi l’interrogatorio condotto dal pubblico ministero Valeria Palmieri e dal capitano dei carabinieri Alessandro Starace durante il quale il 45enne ha confessato l’uccisione della moglie per motivi passionali, legati a presunte infedeltà coniugali. 

Concluso l’interrogatorio Yordan Koled è stato portato nel carcere di Vallo della Lucania, in quanto indiziato di omicidio aggravato della moglie.

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