Vallo di Diano, consegnati gli attestati di partecipazione al corso per pizzaiolo organizzato dal Rotary per alcuni reclusi nella casa circondariale di Sala Consilina

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Vallo di Diano, consegnati gli attestati di partecipazione al corso per pizzaiolo organizzato dal Rotary per alcuni reclusi nella casa circondariale di Sala Consilina

Sono stati consegnati ieri mattina presso la Casa Circondariale gli attestati del corso di pizzaiolo voluto ed organizzato dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano  con la collaborazione dell’istituto alberghiero di Sant’Arsenio, del Piano Sociale di Zona S 4 e della Caritas Diocesana. Si è trattato di un’ importante iniziativa di carattere sociale che offrirà ad alcuni giovani reclusi una possibilità di reinserimento nella vita sociale.

Il corso, durato circa tre mesi, è stato tenuto da Massimo Pisano, docente dell’istituto alberghiero di Sant’Arsenio.

Alla consegna degli attestati, oltre alla direttrice della Casa Circondariale, Concetta Felaco, ed al vice commissario della Polizia Penitenziaria, Guido Piergallini, erano presenti il presidente del Rotary Luigi Macchia, l’assistente del governatore Fernando Cappelli, il segretario del Club, Giuseppe D’Amico, il tesoriere Enzo Racioppi, ed il responsabile dei progetti Michele Calandriello. Presente anche, in rappresentanza del preside Cono Alberto Rossi, il vice preside dell’istituto alberghiero di Sant’Arsenio, Fausto Fiscina.

Nel corso della cerimonia la direttrice della struttura ed il presidente del Rotary hanno evidenziato l’importanza di simili iniziative che sono in grado di aiutare i giovani una volta pagato il loro debito con la giustizia.

Il “Progetto Pizzeria” è finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro dei corsisti, attraverso lo studio e il riconoscimento delle materie prime impiegate nella produzione della pizza, ai metodi di lavorazione applicate, alle attrezzature utilizzate ed alle attività propedeutiche di preparazione.

Il corso si sviluppa nella presentazione del disciplinare del marchio S.T.G. (Specialità Tradizionale Garantita) della vera pizza napoletana, suddiviso in otto articoli, partendo dagli ingredienti di base utilizzati al contenuto calorico, fino alle caratteristiche del prodotto finale. 

Il corso si è articolato con lezioni teoriche svolte in aula a lezioni pratiche nel laboratorio della sede, il tutto sotto la supervisione del personale della Polizia Penitenziaria.

“I corsisti hanno dimostrato un notevole interesse ed assunto un comportamento impeccabile durante tutte le ore di attività, indice evidente della buona relazione instauratasi tra la motivazione e la concreta esigenza di apprendere, finalità peraltro al centro dello scopo del progetto redatto dal professor Fausto Fiscina estensore delle linee teoriche dell’attività oggetto della presente relazione.”

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