Pescatore cilentano nei guai per truffa allo Stato

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Pescatore cilentano nei guai per truffa allo Stato

Ha riconsegnato il tesserino da pesca in cambio di benefici economici. In pratica per 40mila euro, attribuiti dalla Regione Campania per incentivare a ridurre la pesca nel Mar Mediterraneo, ha restituito il documento che lo abilita allo svolgimento della pesca marittima. Nonostante ciò continua a pescare a bordo di un motopeschereccio. E’ quanto scoperto in un’operazione di polizia giudiziaria, da parte degli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo di Acciaroli. Immediata la denuncia per truffa ai danni dello Stato, perché la clausola per l’erogazione del finanziamento è che il soggetto non riprenda l’attività da pesca nei cinque anni successivi alla riconsegna del tesserino. Dei fatti chiaramente è stata informata immediatamente anche la Regione Campania che ha già avviato il procedimento amministrativo per recuperare la somma che il soggetto ha percepito in modo indebito. Ma non è finita qui. Perché nei guai è finito anche il comandante dell’imbarcazione che dovrà pagare 2mila euro di multa per «aver imbarcato in nero e senza contratto personale non autorizzato». Il personale della Guardia Costiera, fa sapere che continuerà le verifiche sia in ambito costiero che nell’entroterra, sotto il diretto coordinamento del capitano di vascello Gaetano Angora, comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, a cui spetta per legge il coordinamento del controlli in materia di pesca marittima.

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