Squillante: «Reparto di chirurgia di Vallo non chiude, aumentati medici e infermieri»

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Squillante: «Reparto di chirurgia di Vallo non chiude, aumentati medici e infermieri»

Dopo la notizia dei giorni scorsi di una probabile chiusura del reparto di chirurgia del San Luca di Vallo della Lucania, con una nota inviata al segretario aziendale Uil Funzione Pubblica e al sindaco Aloia, il dg dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, risponde alla problematiche evidenziate. Per quanto riguarda il Pronto soccorso il manager evidenzia che «per far fronte all’aumento di richieste di assistenza che si verifica nel periodo estivo sia per quantità che per tipologia si è provveduto ad aumentare il numero, sia di infermieri e sia di dirigenti medici per garantire un adeguato front-office ed assicurare una pronta risposta alla domanda dell’utenza. Nessuna chiusura di Unità Operative – ha detto – ma semplicemente una riorganizzazione limitata ai mesi di luglio e agosto quando si registra una naturale contrazione della domanda dell’utenza per prestazioni programmate ed aumenta, invece, l’afflusso di pazienti con patologia urgente, sia nelle divisioni mediche che chirurgiche. Giammai si potrebbe ipotizzare la chiusura di un reparto come la Chirurgia generale che rappresenta una delle Unità Operative fondamentali in un Presidio Ospedaliero».

«Per evitare allarmi ingiustificati – precisa l’Asl – la direzione sanitaria del Presidio Ospedaliero provvederà, qualora necessario, alla rivisitazione di alcuni provvedimenti coinvolgendo tutti i sanitari di Pronto Soccorso e i direttori delle Unità Operative dedicate all’urgenza, facendo attenzione all’appropriatezza dei ricoveri e alla degenza media tenendo conto dei precisi obiettivi affidati nell’anno 2014 ad ogni direttore in uno all’assegnazione del budget».

«L’assetto organizzativo disposto – prosegue Squillante – consente di assicurare in maniera sicuramente efficace l’assistenza in emergenza che, in un Ospedale per acuti, non può che scaturire dall’azione combinata tra i sanitari di pronto soccorso e tutti i sanitari in servizio in h 24 nelle divisioni di emergenza».

L’Asl spiega poi che la carenza di personale trae origine «dall’inspiegabile annullamento da parte della ex Asl Sa3 delle già avviate procedure di arruolamento per il Presidio di Vallo (benché già Dea di terzo livello) di 138 medici ed altro personale del comparto deciso nel giugno del 2006, a cui si è aggiunto il recente blocco del turnover, il manager Squillante afferma che tale condizione trova oggi momenti di soluzione: “Sono state avviate per questo Presidio, a seguito dello sblocco regionale del turnover su Decreto Ministeriale, le procedure per l’assunzione di 5 anestesisti, 7 cardiologi emodinamisti, 2 medici di Laboratorio, oltre ad avere già attivato procedure per l’acquisto di attrezzature sanitarie per oltre 1.800.000 euro tra le quali un angiografo per la struttura di Emodinamica della Cardiologia-Utic, una nuova Tac e apparecchiature di sala operatoria adeguate ad assicurare prestazioni di alta complessità per divisioni chirurgiche attivare nel Presidio. Sono stati avviati, inoltre, lavori di ristrutturazione ed adeguamento della struttura ospedaliera che riguardano la maggior parte delle Unità Operative con un impegno di spesa che supera i 5.000.000 di euro».

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