Pollica, lacrime e commozione ai funerali della pediatra uccisa dalle fiamme: «Non fiori ma offerte per i bambini del reparto pediatrico S.Luca di Vallo»

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Pollica, lacrime e commozione ai funerali della pediatra uccisa dalle fiamme: «Non fiori ma offerte per i bambini del reparto pediatrico S.Luca di Vallo»

«Per Biancarosa non fiori ma opere di bene». E’ un desiderio della famiglia, non fiori ai suoi funerali ma offerte da devolvere ai bambini del reparto pediatrico dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dove la nota pediatra lavorava da anni.

Un addio speciale quello che ha salutato la salma di Biancarosa Marrucco (nella foto), la pediatra 52enne di Acciaroli morta dopo aver tentato di accendere il fuoco con dell’alcool. La chiesa principale del comune di Acciaroli, la Santissima Annunziata, era stracolma: centinaia le persone del posto, tra le quali mamme dei piccoli pazienti e molti colleghi medici, non solo di Acciaroli e Pollica, ma anche dai paesi vicini, giunti per dare l’ultimo saluto alla stimata professionista.

I funerali Un fiume di lacrime e commozione, quello che sabato mattina ha accompagnato la salma della donna nella chiesa madre del comune cilentano, dove poco prima di mezzogiorno si sono celebrati i funerali. «Non esistono parole che possano colmare il dolore dei suoi famigliari – scrive Veronica sulla pagina facebook del Comune di Pollica – ma siamo vicini alla famiglia Marrocco. Biancarosa era una grande e tale resterà, è da non credere ciò che è successo, a volte il destino è così crudele. Ora sarai un Angelo guerriero».

Una lotta contro il tempo La donna aveva tentato di accedere il fuoco del caminetto della propria abitazione con l’aiuto di liquido infiammabile ma era stata sorpresa da un ritorno di fiamma ustionandola sull’80 per cento del corpo. La Marrucco era stata soccorsa immediatamente dai familiari e poi trasportata al San Luca di Vallo della Lucania. Le sue condizioni però erano subito apparse gravissime e dal nosocomio vallese era iniziata la ricerca per trovare un posto in uno dei centri per grandi ustionati. Grazie all’intervento della prefettura, la pediatra era stata trasferita con un aereo militare all’ospedale di Catania, dov’era stato individuato l’unico posto disponibile. Poco dopo le 20 di giovedì il cuore della stimata professionista non ha retto ed è morta dopo ore di agonia.

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