Gioi, Andrea Salati su paventata chiusura poste: «Prima di avviare sterili polemiche conviene documentarsi»

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Gioi, Andrea Salati su paventata chiusura poste: «Prima di avviare sterili polemiche conviene documentarsi»

Sulla paventata chiusura degli uffici postali dei piccoli centri del Cilento è sceso in campo il sindaco di Gioi, Andrea Salati, che ha convocato, nel mese di luglio, un consiglio intercomunale a cui hanno preso parte i primi cittadini e i rappresentati dei Comuni inseriti nella lista di chiusura predisposta da Poste Italiane. «Al fine di fare chiarezza – afferma Salati – ho pensato di far conoscere a chi ne è all’oscuro, i fatti che sono avvenuti all’indomani della notizia del provvedimento che le Poste avevano intenzione di adottare. Ho indetto un Consiglio Intercomunale che si è tenuto a Gioi lo scorso 20 luglio».

Nella delibera si legge «…vibrata protesta nei confronti di Poste Italiane per la paventata chiusura degli Uffici Postali nei Piccoli Comuni; di fissare un appuntamento con il Manager di Poste Italiane in cui una delegazione potesse manifestare il proprio dissenso; di costituire un Comitato Permanente di vigilanza; di mettere in atto qualsiasi forma di protesta, anche eclatante; di trasmettere copia della delibera all’amministrazione dell’Ente Poste, ai parlamentari, ai consiglieri regionali e provinciali del territorio, al prefetto di Salerno, al presidente della Provincia, al presidente dell’Ente Parco, al presidente della Comunità Montana Gelbison-Cervati, al presidente dell’Unione dei Comuni Valle dell’Alento”.

Poi puntualizza: «Prima di avviare, perciò, sterili e dannose polemiche su argomenti così importanti per la vita dei nostri paesi conviene documentarsi. In questo momento così difficile ritengo che anche  la funzione di controllo che deve svolgere la minoranza nelle amministrazioni dei vari Comuni deve essere costruttiva  senza travisare la verità dei fatti realmente accaduti. Del resto lo sforzo  di mantenere i servizi, perché di sforzo si tratta dovendo lottare con i numeri, deve avere il supporto di tutti, di maggioranza e minoranza amministrativa, senza colorazione politica,  perché a parti inverse non farebbe di meglio chi attualmente alimenta polemiche, viste le difficoltà che il quotidiano presenta in particolare nel nostro territorio».

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